Papa Francesco torna da Fabio Fazio due anni dopo a “Tele Paradiso”

Quale sarà il rapporto che lega Papa Francesco a Fabio Fazio non è dato di sapere. Sarà la seconda volta che il Papa argentino si sposta dal Vaticano per andare da Fazio: nel febbraio del 2022 andò in Rai ora alla sede di Nove a “Che tempo che fa”.

Certo un collegamento in effetti c’è: Fazio è l’alfiere del buonismo melassoso, quello per cui quando parla di una cosa compare una nuvola rosa di angioletti con l’arpa e adoranti, mentre il conduttore emana letteralmente confetti al rosolio e cioccolate (che produce realmente) e poi soprattutto tanti sorrisi, sorrisi e ancora sorrisi, provocando l’invidia addirittura della Ferragni.

Si tratta di Tele Paradiso? Forse che il Papa ha individuato in Tv 9 un nuovo strumento di pastorale? Speriamo di no, perché il buonismo fazziano è una sorta di blob dolciastro che avviluppa ogni cosa nella carta dorata della finta commozione e dell’emotività populista.

Fazio è una specie di finto Candido volteriano che però ha i piedi ben ancorati nella realtà fattuale, negli affari, nei soldi, come del resto è giusto che sia per un conduttore famoso ma non per uno che fa sovente pistolotti morali su come ci si debba comportarsi.

Fazio, per la cronaca si è cancellato dall’Ordine dei Giornalisti per fare pubblicità ad uno spot della Tim nel 2016.

Ricordiamo anche che in piena bagarre per i post sessisti e volgari pubblicati da un profilo X (ex Twitter) che si rifaceva a Gino Cecchettin, è riuscito ad evitare di fare una semplice e banale domanda al padre della povera Giulia: “Il profilo è tuo oppure no?” che dovrebbe essere l’Abc del giornalismo.

Ma torniamo allo strano rapporto che lega il Pontefice al conduttore televisivo.

Fazio ha raccontato che il Papa a lui compare in una sorta di misticismo tecnologico perché si materializza, per così dire, tramite il suo cellulare. Roba da far invidia alla povera signora Gisella, la “santona” di Trevignano che invece vede la Madonna ma lei per realizzare l’epifania si fa un mazzo tanto, con il caldo africano e il gelo montanaro.

Il Papa è per Fazio un po’ come la befana o Babbo Natale che lascia i doni nella notte ma non si fa vedere materialmente. E così Papa Francesco “compare” a Fazio in anonimato, in maniera da far gustare al savonese tutta l’adrenalina del dubbio. Quando infatti lo chiamano da un numero privato lui ha detto di aspettarsi il peggio, cioè giustamente per chi ha contratti milionari il commercialista.

Allora Fabio sì che suda freddo. Avremo sbagliato qualcosa? Mi toglieranno degli sghei? (ricordiamoci che Savona e vicina a Genova, terra di austerità monetaria, Grillo docet) Questi i pensieri che si affollano nella sua mente mentre l’ansia cresce. Che faccio rispondo? E se poi è importante? Alla fine si lancia in un momento di coraggio e risponde. Ed è premiato: è Lui, non proprio il Capo ma il vice e questo lo rende felice come una Pasqua (la festività, dato il contesto, è d’obbligo).

Ed allora Fabio gode spiritualmente, gli occhi gli si illuminano, e il sorriso si dilata e diventa un sorrisone, si impapocchia (anche qui il termine è d’obbligo), la voce gli si impasta e la lacrimuccia gli sfugge: è Lui, il Papa, Papa Francesco che da anni lo chiama da un numero privato per evitare che poi il conduttore gli fracassi i santissimi.

E Fabio sente che la vita ha un senso, che il Papa sarà da lui in trasmissione, che tutti lo guarderanno, soprattutto gli sponsor, è che un fracco di milioni lo raggiungeranno tosto.

Miracoli…della tecnologia. Buona trasmissione.

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Fonte : Affari Italiani