I migliori visori per la realtà virtuale, cinque modelli per ogni esigenza

I primi visori erano tutti dotati di cavo, ma ultimamente sono nati molti modelli utilizzabili anche wireless. La differenza sostanziale tra un modello con cavo e uno senza è legata a quanta comodità di movimento volete durante le vostre sessioni di gioco e di lavoro, al costo però di performance minori. I cavi infatti possono essere fastidiosi da avere intorno mentre ci si muove nella realtà virtuale, almeno fino a quando non si fa l’abitudine. In compenso però un visore con cavo ha una banda di trasmissione maggiore dell’immagine permettendo di avere una risoluzione e una qualità visiva più alta, senza contare che con un cavo non si rischia che la batteria finisca improvvisamente. Molti degli ultimi modelli supportano sia l’utilizzo con cavo che wireless, risolvendo il problema, ovviamente con un prezzo più alto.

Prima dell’acquisto, considerate sempre anche la comodità di un visore, specialmente se lo si userà per molte ore di fila. I primi modelli di visore erano molto grandi e pesanti, e spesso provocavano un senso di calore fastidioso, oltre che di pesantezza alla testa, se indossati per lungo tempo. Fortunatamente gli ultimi modelli sono più compatti, migliorando la qualità del tempo in cui li si utilizza.

Un ultimo ma estremamente importante consiglio è quello di provare a utilizzarne uno per capire se si soffre di motion sickness. Ad esempio, ci sono delle sale lan in diverse città che permettono di utilizzarli, così da poter sperimentare prima di un eventuale acquisto. La motion sickness è quel senso di nausea che in alcuni individui si manifesta per via della situazione in cui il cervello avverte del movimento anche se il corpo rimane immobile, generando confusione e l’effetto mal di mare. Purtroppo non si può capire se si soffre di motion sickness senza prima provare un visore: ci sono individui che soffrono di mal d’auto e mal di mare, ma magari non hanno nessun problema giocando con un visore, mentre altri, che non hanno mai avuto problemi di questo tipo, potrebbero invece soffrirne parecchio.

Fortunatamente con l’evoluzione tecnologica dei visori sono nate soluzioni che limitano la motion sickness, ad esempio utilizzando dei sistemi di movimento nei videogiochi che limitano le azioni che solitamente provocano questo senso di malessere. Ad ogni modo ,consigliamo sempre di non esagerare con i tempi d’utilizzo dei visori per la realtà virtuale per ridurre al minimo i rischi di motion sickness.

Le caratteristiche tecniche da tenere a mente

Ogni visore per la realtà virtuale è un vero gioiello per quanto riguarda le tecnologie al suo interno, e anche per questo che i visori hanno generalmente prezzi molto alti, almeno quando si parla dei modelli più seri e validi. Ci sono infatti molti visori a basso costo che non sono altro che degli schermi da attaccarsi alla faccia. Il livello d’immersione che può fornire un visore di fasci alta è un altro discorso rispetto a questi altri modelli, grazie a diverse tecnologie che riescono a far dimenticare all’utente di essere semplicemente in piedi in una stanza.

Fonte : Wired