I migliori router mesh wi-fi per connettere a internet ogni angolo della casa

(Ultimo aggiornamento: giugno 2024)

Disporre di una connessione veloce, stabile e sicura è importante, sia sul posto di lavoro che a casa, e i router mesh wi-fi consentono di ottenere questo risultato in pochi semplici passaggi, facendo anche qualcosa di più: affiancando all’unità base un numero variabile di ripetitori che ne amplificano il raggio d’azione, sono in grado di irradiare il segnale su più piani e nei punti più remoti di ogni edificio. Per una copertura totale, senza zone d’ombra, anche negli angoli più difficili da raggiungere.

Cos’è una rete mesh

Per capire cosa siano le reti mesh alla base del funzionamento di questi router occorre partire dalle basi, riassumendo in breve il funzionamento di una classica rete wi-fi. In estrema sintesi, abbiamo un punto di collegamento (solitamente un modem/router) che diffonde il segnale della rete esterna o degli altri elementi della rete interna, permettendo a tutti i dispositivi nelle vicinanze di agganciarsi (liberamente o mediante l’inserimento di una password) e di usufruire della connessione.

L’efficacia del collegamento è in funzione della distanza dal suddetto punto di collegamento: allontanandosi sempre di più, si assiste a un costante peggioramento delle prestazioni sia in termini di velocità che di stabilità. Questo vuol dire che, in spazi particolarmente ampi oppure strutturati su più piani, è facile che ci siano punti in cui non è possibile garantire una connessione con performance adeguate.

Copertura a tappeto

Per risolvere questo problema, è necessario trovare un modo di amplificare la diffusione del segnale, mantenendone al tempo stesso una qualità elevata su tutta l’area che si desidera coprire. È proprio questo ciò che fanno le reti mesh: tramite il posizionamento di uno o più ripetitori, si viene a creare una vera e propria maglia (traduzione letterale in italiano di mesh) all’interno della quale il segnale wi-fi si muove e si diffonde.

Una maglia che, nei suoi nodi, non ha una gerarchia prestabilita, ma che si comporta in maniera dinamica. Questo vuol dire che non esiste un nodo più importante dell’altro, ma che tutti i dispositivi dialogano tra di loro e stabiliscono di volta in volta quale sia il percorso più efficace per far giungere il segnale dal punto di partenza alla destinazione finale.

Fonte : Wired