Super computer, le startup che fanno business

L’Europa è in lizza per capitanare il futuro dei super computer, un’occasione per dettarne i valori e assicurarsi un ritorno sia economico e sociale. Ci sono sfide climatiche e sanitarie, come il monitoraggio delle infrastrutture critiche e la ricerca di nuovi vaccini, che appaiono ora più grandi di noi. Con una maggiore potenza di calcolo potremmo invece immaginare di vincerle davvero, e magari esplorare anche un nuovo angolo di spazio. Se queste ragioni non bastano per spingerci a impegnarci in questo settore, ci sono anche quelle economiche: entro il 2030 il mercato del supercalcolo si stima raggiungerà i 500 miliardi di euro.

I numeri su cui scommettere

Per Obloo Ventures, fondo di venture capital milanese specializzato in tecnologie di frontiera, il supercalcolo è un progetto da sviluppare, ma anche da discutere come avvenuto in un incontro realizzato a Milano, nell’ex area dell’Expo a Mind,a cui hanno partecipato anche aziende come Eni e Humanitas e centri di ricerca come Cnr e Politecnico di Torino.

Le competenze “quantistiche” ci sono. L’Unione europea è la prima a livello globale con 135.511 laureati nel solo 2020, quasi il doppio dell’India (82.110) e molti di più di Cina (57.693) e USA (45.087). L’Italia da questo punto di vista mostra margini di miglioramento, ma si rifà con le pubblicazioni scientifiche in informatica per cui è la settima al mondo e, dopo Germania e Regno Unito, la terza in Europa dove in totale nel 2022 si contano 150.619. Solo la Cina ha fatto di meglio, ma l’Unione la doppia in termini di infrastrutture computazionali con i suoi 48,8 milioni di super computer, più numerosi anche di quelli di Stati Uniti (40,1) e Giappone (11,4). L’Europa sta ora investendo 200 miliardi di euro in AI, a cui aggiungere i 134 del Recovery Fund. Ora la parola passa ai fondi di venture capital.

Rinnovabili e diagnosi mediche accelerate

Il vero perno della missione per conquistare la leadership dei super computer, sono le startup. Mespac, per esempio, ottimizza campagne meteomarine e ridurre i tempi di realizzazione di nuovi impianti offshore eolici. L’uso di AI e dati satellitari le permette di effettuare previsioni dell’energia potenzialmente ottenibile in molto meno di tre anni, quelli oggi necessari.

In tutt’altro ambito l’uso dei supercomputer per la diagnosi dello spettro autistico. Le capacità del cervello di rimodellarsi e apprendere nuove abilità hanno un picco nel primo anno di vita che rappresenta una finestra molto utile. QuantaBrain l’ha individuata come prima applicazione del suo algoritmo proprietario per l’elaborazione di immagini da risonanza. Usandolo su alcuni biomarcatori, per capire come l’ossigeno viene distribuito in regioni cerebrali con funzionamento atipico, mira a ottenere diagnosi personalizzate con un esame sicuro e non invasivo di solo 1 minuto.

Fonte : Wired