Oliver Stone si ritira? “Mi resta solo un film”

Ospite a Cannes per presentare Lula, documentario co-diretto con Rob Wilson e dedicato al presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, Oliver Stone ha parlato anche dei suoi progetti per il futuro.

Nella lunga intervista concessa a Deadline, il regista di opere ormai entrate nell’immaginario collettivo come Platoon, Wall Street, Nato il 4 luglio e JFK (qui potete trovare la nostra lista dei 5 film imperdibili diretti da Oliver Stone), ma anche di numerosi documentari, ha parlato del film presentato a Cannes il 19 maggio scorso e anche di politica, per poi soffermarsi sul suo prossimo progetto di finzione per il cinema, forse l’ultimo. “Ho in mente un film narrativo, ma non posso dirti di cosa si tratta, so che te lo stai chiedendo. È una storia importante. Se riesco a portarlo a termine, mi piacerebbe fare un altro film. Sarà concluso il prossimo anno, questo è certo”, ha detto il regista. L’ultimo film di Oliver Stone è uscito nel 2016 (qui potete trovare la nostra recensione di Snowden): da allora, il cineasta si è dedicato principalmente all’attività documentaristica, su cui si è infatti soffermato nella stessa intervista.

Mi piacciono i documentari perché sono onesti. Attraversi il mondo e lo vedi per come è. Non è come Hollywood, dove ci sono gli attori e il make-up, dove tutto è artificiale, nel senso che viene creato per mezzo della macchina da presa. La partita è completamente diversa. Le persone che hanno trascorso tutta la vita con i film a volte non hanno una buona conoscenza della realtà, non vanno nel mondo reale. Non vogliono, perché qui ad Hollywood sono più sicuri“, ha affermato Stone, che poi ha aggiunto: “Sono consapevole di ciò che accade perché viaggio molto e incontro un sacco di persone, e voglio rimanere sempre così. È così che sono stato cresciuto da mio padre“.

Fonte : Everyeye