Una spiegazione semplice sulla questione “meglio un orso che un uomo”

Da diversi giorni sui social e sui media in generale si parla di un trend in corso per cui molte donne affermano che, trovandosi da sole in un bosco, preferirebbero un incontro con un orso piuttosto che con un uomo sconosciuto. 

Se vi state chiedendo, da quando vi siete imbattuti in qualche post sul tema o dopo aver letto la frase precedente, quale sia il senso di tale affermazione, è forse utile una spiegazione in merito che aiuti a farsi un’idea per quanto possibile imparziale e scevra di pregiudizi.

Premessa 1: gli orsi sono onnivori, grossi, forti e veloci

Chiariamoci subito: la domanda non era “preferiresti incontrare un uomo in un bosco oppure Orso di Masha e Orso?”, ma era riferita al vero animale. Che pesa vari quintali, ha artigli e denti lunghi e affilati, nuota come Federica Pellegrini e corre come Marcell Jacobs. Praticamente una bestia, nel vero senso della parola, in ogni campo. Su cui nessun essere umano disarmato riuscirebbe fisicamente a prevalere.

Premessa 2: Però non sono così feroci 

È parso strano anche a noi, tanto che per sicurezza abbiamo fatto ricerche sia in italiano sia in inglese, e in effetti pare che gli attacchi di orsi agli esseri umani siano rari non solo in termini assoluti – cioè ci sono poche occasioni di incontro tra umani e orsi nel mondo attuale, a differenza, per esempio, degli incontri tra uomini e donne – ma anche in termini relativi. 

Strano a dirsi (almeno per chi come noi ha scarsissima conoscenza del mondo animale) ma non è detto che essere visti, o persino entrare a contatto con un orso, porti inevitabilmente a un attacco. Gli esperti raccomandano, se succede, di indietreggiare quando possibile, senza scappare correndo, e in caso di contatto non reagire e sdraiarsi a terra coprendosi il collo con le mani. 

Premessa 3: Gli uomini che frequentano i boschi non sono maniaci

Chiariamo anche questo. Le donne che affermano di preferire un incontro solitario in un bosco con un orso a quello con un uomo sconosciuto non pensano che tutti gli uomini che frequentano i boschi, da soli o in compagnia maschile, siano tutti dei predatori, o che insomma chi va nei boschi lo fa per cercare donne da stuprare. In altri termini, il punto non è che se una donna che passeggia in un bosco si trova davanti a un orso e a un uomo si getta tra le zampe del primo per farsi salvare dal secondo.

Premessa 4: Chi preferisce l’orso conosce più bravi uomini che orsi

Perché anche chi ha detto di preferire l’incontro con l’orso conosce e ha conosciuto sicuramente più uomini che non l’hanno mai attaccata (familiari, amici, colleghi, vicini di casa ecc.) di quanti orsi inoffensivi incontrerà in tutta la sua vita. Ma allora qual è il senso di questa affermazione così strana?

Non prendiamo(ce)la letteralmente 

Tutte queste premesse servono a sgomberare il campo da dubbi e possibili equivoci su una questione che, quindi, non va presa in senso letterale. Né per risentirsi, in quanto uomini, di essere ritenuti più pericolosi di un animale selvaggio, né per ridurre a macchietta chi ha espresso tali opinioni. 

Che, lo ripetiamo, è ben consapevole di incontrare quotidianamente uomini che sono enormemente meno pericolosi di un orso, per quanto poco questo animale possa attaccare gli umani. 

Essere convinti che le donne che hanno detto di preferire un incontro con un orso a un uomo vivrebbero tra gli orsi invece che in un mondo in cui ci sono gli uomini è come pensare che chi crede in Dio pensa che in cielo ci sia un uomo con la lunga barba bianca che ha creato il mondo in sette giorni (anzi sei, il settimo si è riposato). Ci sarà anche qualcuno che ci crede in senso letterale, ma ridurre tutte le persone credenti a questo è sostanzialmente sbagliato.

La metafora del metal detector

Piuttosto, per capire come NON interpretare questo argomento, può essere utile questo video in cui si immagina una “Women Airlines” con le sue misure di sicurezza e un uomo che rifiuta di passare attraverso il metal detector perché lui non è un terrorista e se non gli si crede sulla fiducia partono le offese tipo “Allora spero che un vero terrorista ti faccia saltare in aria”. Che è proprio la reazione di molti al discorso uomo vs orso: basta scorrere i commenti di qualche post sul tema per leggere auguri di questo genere. Che, in pratica, dimostrano perché molte donne hanno affermato di preferire un orso.

La reazione dopo uno stupro e quella dopo un attacco di un orso

Perché, come spiegano in molte, il punto vero è proprio nella differenza di reazione che provocherebbe uno stupro, e magari l’omicidio, rispetto all’attacco anche mortale di un orso.

“Almeno se venissi attaccata da un orso mi crederebbero”, “dopo l’aggressione di un orso non ti chiedono come eri vestita”, “nessuno alluderebbe al fatto che mi è piaciuto essere aggredita da un orso”, “non mi direbbero che me la sono andata a cercare”: sono queste le spiegazioni, agghiaccianti, di alcune donne che hanno detto di preferire l’incontro con l’ungulato.

Ecco forse sull’ultima ci sentiamo di dissentire visto che in Italia siamo campioni mondiali nel dire “te la sei andata a cercare” a chiunque si trovi in una situazione di difficoltà, dal turista malmenato all’estero che “doveva restare a casa” ad, appunto, il povero Andrea Papi che non doveva andare a correre nei boschi dietro casa in Trentino se non voleva essere ucciso dall’orsa. 

Ma anche al netto della mancanza di compassione ed empatia, è difficile smentire queste convinzioni sulle reazioni che la società ha, o meglio infligge alle vittime di violenza sessuale. È difficile perché, semplicemente, è capitato quasi a tutte. 

Conclusione: Troppe donne parlano per esperienza diretta

Sì, è capitato a quasi tutte le donne, almeno una volta nella vita, di essere molestate sessualmente, o peggio, e poi di essere ripagate con accuse più o meno velate. E non da ieri, ma da sempre, anche ai cari vecchi tempi che molti rimpiangono. Chiedete alle vostre madri, alle vostre nonne, alle vostre zie, alle vostre sorelle maggiori, alle vostre insegnanti: potreste stupirvi di quanto comune sia l’esperienza di un uomo che allunga le mani contro la volontà di una donna, e a volte, troppe volte, la violenza prosegue anche oltre, fino a una denuncia fatta tra domande inopportune, o a confessioni ad amici e familiari che chiedono se ci sono state “provocazioni”.

Un fenomeno diffusissimo, di cui sui mass media vediamo solo la punta di un iceberg enorme, altro che stare a disquisire sulle statistiche di aggressioni di orsi e uomini. Fare l’analisi letterale di un’affermazione simile per ribattere snocciolando le caratteristiche fisiche degli orsi o le statistiche di aggressioni animali e femminicidi e augurando di essere attaccate dagli animali risulta quindi, alla luce di quanto detto fin qui, non solo inappropriato, ma anche imbarazzante per chi lo fa e offensivo per chi deve subirlo per l’ennesima volta.

Fonte : Today