Parte l’accordo di libero scambio tra Ue e Nuova Zelanda: via 140 milioni di euro di dazi

Inizia una nuova era nei rapporti tra Unione europea e Nuova Zelanda. Da oggi (2 maggio) entra in vigore l’accordo di libero scambio siglato nel 2022, e per le imprese del blocco inizieranno tutta una serie di vantaggi commerciali, con l’eliminazione di un equivalente di 140 milioni di euro all’anno di dazi. Grazie a questo accordo, la Commissione europea prevede che gli scambi commerciali tra l’Ue e la Nuova Zelanda aumenteranno fino al 30% entro un decennio, con un potenziale aumento delle esportazioni dell’Europa fino a 4,5 miliardi di euro all’anno.

Gli investimenti dei 27 Paesi membri nella nazione oceanica secondo i calcoli di Bruxelles potrebbero aumentare fino all’80%. L’accordo rappresenta un primo caso nel suo genere, considerato che nel capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile sono state incluse questioni ambientali e climatiche con una clausola inedita: nella collaborazione per la determinazione del prezzo del carbonio e la transizione verso un’economia a basse emissioni, sono previste sanzioni in caso di “violazione sostanziale” dell’Accordo di Parigi sul clima.

L’obiettivo è quello di prevenire e limitare i danni ad acqua, aria e suolo, facilitando il commercio e gli investimenti in beni, servizi e tecnologie a basse emissioni di carbonio. In questo quadro rientra anche il capitolo su energia e materie prime, con l’eliminazione delle restrizioni all’esportazione di beni energetici, rinnovabili incluse: in particolare saranno promossi il commercio e gli investimenti per le energie rinnovabili e i prodotti ad alta efficienza energetica. Gli agricoltori dell’Ue beneficeranno dell’eliminazione dei dazi sulle principali esportazioni come la carne suina, il vino e lo spumante, il cioccolato, i dolciumi e i biscotti.

Il patto nello stesso tempo protegge l’intero elenco dei vini e degli alcolici dell’Ue (quasi 2mila nomi), come il Prosecco e lo Champagne, nonché 163 dei più rinomati prodotti tradizionali dell’Ue come la mozzarella di bufala o la feta greca. Sarà illegale la vendita di imitazioni – divieto dell’uso di un termine Ig “per prodotti non genuini”, o espressioni come ‘genere’, ‘tipo’, ‘stile’, ‘imitazione’ e anche l’uso “ingannevole” di simboli, bandiere o immagini che suggeriscono una falsa origine geografica. I negoziati erano iniziati nel giugno 2018 e si sono conclusi il 30 giugno 2022, quando l’accordo è stato annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e dall’allora premier neozelandese Jacinda Ardern.

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Fonte : Today