Guerra Israele Hamas, Netanyahu: “Entreremo a Rafah”. Gli Usa: “Siamo contrari”

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato, durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e delle famiglie, che “l’idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile. Noi entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale”. 

“Non vogliamo vedere una grande operazione di terra a Rafah. Certamente, non vogliamo vedere operazioni che non tengano conto della sicurezza di quel milione e mezzo di persone che cercano di cercare rifugio laggiù”. Lo ha affermato il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby.

Funzionari di Hamas hanno lasciato il Cairo dopo i colloqui con funzionari egiziani su una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza: lo ha detto il canale satellitare egiziano Al-Qahera News, ripreso da Haaretz, precisando che una delegazione di Hamas tornerà al Cairo con una risposta scritta alla proposta di cessate il fuoco. Israele, dal canto suo, ha ribadito che, una volta ricevuta la risposta nella serata di mercoledì 1 maggio, si recherà eventualmente a Il Cairo per trattare. 

Una fonte diplomatica francese ha detto a Reuters che nei negoziati c’è stata una convergenza sul numero di ostaggi rilasciati in cambio dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, ma che permangono ostacoli sulla natura a lungo termine della tregua. “Non siamo lontani da un accordo, ma non è la prima volta”, ha aggiunto la fonte. A Hamas è stata offerta “una proposta straordinariamente generosa” che dovrebbe cogliere in fretta prendendo “la decisione giusta”.  

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Fonte : Sky Tg24