Zilog Z80, l’epico microprocessore fuori produzione dopo 48 anni

Si ferma dopo 48 anni la gloriosa era del microprocessore Zilog Z80 ideato da Federico Faggin assieme a Masatoshi Shima, che ha scritto pagine importanti della storia dell’informatica. È stato un mezzo secolo ricco di grandi soddisfazioni per un componente con innumerevoli varianti e derivati che ha mosso dispositivi divenuti molto celebri dal Game Boy Color a ZX Spectrum, fino al cabinato di Pac-Man e a computer anni ’70. Terminerà dunque la produzione in data 15 giugno 2024 e rimangono pochi mesi per assicurarsi una delle ultime unità disponibili, ma non sarà affatto semplice mettere le mani su un pezzo che diventerà sempre più da collezione.

I primissimi esemplari di Zilog Z80 vennero prodotti nel giugno del 1976 e commercializzati dal successivo luglio, iniziando una saga destinata a perdurare nei decenni, mutando forma e adattandosi ai velocissimi tempi evolutivi dell’informatica. Difficile trovare un’altra famiglia di cpu così diffusa e così popolare, ecco la storia di Z80.

La storia di Zilog Z80

Il progetto Zilog Z80 nacque dopo l’uscita di Federico Faggin da Intel a fine 1974 dato che l’azienda statunitense si concentrava ancora su chip di memoria, invece che dedicarsi ai microprocessori come 8080, al quale il fisico italiano aveva lavorato. Così, decise di mettersi in proprio, intravedendo i potenziali di un componente molto versatile, destinato a essere impiegato in modo massiccio e trasversale negli anni a venire. Fondò Zilog assieme al collega Ralph Ungermann e Z80 a 8bit vide la luce del commercio nell’estate del 1976 raggiungendo subito un grande successo grazie al suo costo competitivo e alla sua polivalenza.

Il microprocessore fu negli anni migliorato e vennero realizzate diverse versioni che trovarono spazio a bordo di console come Game Boy Color oppure Sega Master System, ma anche su Zx Spectrum, sul primo cabinato di Pac-Man e su svariati home computer. A dimostrazione del successo, venne copiato in molti mercati e produttori come Toshiba, Sharp o Hitachi confezionarono versioni compatibili grazie al fatto che Zilog concesse in licenza priva di royalty la proprietà intellettuale del progetto del core. Nei decenni successivi, Z80 venne sfruttato come microcontroller per calcolatori, in robotica, in mixer video, bancomat o terminali per pagamenti vari, domotica e persino in etilometri..

Gli ultimi lotti di produzione di Z80

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Qui sopra la lettera che sentenzia la fine della famiglia Zilog Z80: “Si tenga presente che il nostro fornitore interromperà il supporto per Z80 e altre linee di prodotti”. Si accetteranno ordini fino al 14 giugno prossimo, ma saranno calmierati a seconda delle quantità e verranno vagliate anche le domande, quindi potrebbe non essere facile portarsi a casa uno degli ultimi lotti, in modo particolare gli ultimissimi, che diventeranno memorabilia. Attualmente è possibile acquistare un Z80 recente a prezzi modici su vari rivenditori online (10-15 euro), mentre per quelli più datati si sale anche in tripla cifra: anche in questo caso è bene rivolgersi a fonti affidabili per evitare scam e truffe.

Fonte : Wired