Belve, Margherita Buy: ”Ho avuto un momento rissa, mi facevi qualcosa e finiva a botte. Ci ho provato con Sean Penn”

La carriera, l’amore, il sesso, le canne, le preghiere alla Madonna da madre a madre, e molto altro. Margherita Buy, ospite di Francesca Fagnani sullo sgabello di Belve si è prestata a rispondere a tutte le domande della conduttrice superando la sua nota ritrosia. L’antidiva del cinema italiano sullo sgabello appare piuttosto sulle spine, già alla prima domanda: dice infatti che si sente un lemure “con quello sguardo impaurito”. Assicura di essere di buon umore, racconta che per lei la felicità è polenta e prosecco. Ammette di avere molte paure, che le rovinano la vita e la rovinano anche un po’ agli altri, però dice che sta migliorando. “Ero una persona forastica, ero piena di timidezza e paura, sono migliorata, peggiorare era impossibile”.

Belve, Margherita Buy: “Una dive è il contrario di me”

Se deve definire una diva lo fa pensando al contrario di quello che è lei: “Una diva ha tutto quello che non ho io – osserva – Essere dive vuol dire mettere una distanza, non ti vergogni, è una cosa che hai dalla nascita e che io non ho”. La definizione di “musa nevrotica del cinema di sinistra” la fa arrabbiare: “La trovo una gabbia, è una stupidaggine, una banalità, una cosa detta con superficialità”. Il pregio che si riconosce è l’integrità, il difetto è che è piena di paure. Radical chic dice che non sa nemmeno che vuol dire, si offende di più quando le dicono che è nevrotica. La cosa meno chic che ha fatto nella vita è sputare, e poi rivela: “Ho menato delle persone. Ho avuto un periodo strano in cui ho avuto un momento rissa, mi facevi qualcosa e facevo a botte. Da sobria ultimamente mi sono arrabbiata con una in macchina. Lei m’ha detto: ‘Voi potete fa tutto’, io sono giustamente uscita dalla macchina per menargli”. E’ l’attrice più premiata del cinema italiano e ne è contenta: “Se non me li assegnano io ci resto male. Ma con questa storia che sono la più premiata è da parecchio che non me ne assegnano. Ricevere tanti premi fa più antipatia, certo. Simpatia a chi? Figuriamoci. C’è chi ha storto il naso alcune volte perché magari mi hanno dato dei premi, penso alla De Sio. Ci rimase male, ma che ci posso fare? Non è che mi metto lì a dire ‘datemi il premio’. Sono stata fortunata e ho avuto ruoli bellissimi nella mia carriera. Non ho mai fatto cose che non amavo al 100%”

“Mi hanno chiesto di fare vacanze di Natale, quando non mi premiano ci resto male”

Una volta le chiesero di fare un Vacanze di Natale: “Dovevo fare una moglie cornuta, non mi ricordo era pure in un posso lontanissimo”. Sulle scene erotiche e i nudi dice di evitarli con tutte le sue forze: “Io lotto con il coltello in bocca per togliere scene vagamente erotiche, comincio a dire che sono scene inutili, che non servono. Io penso di non saperle fare, una volta ci ho provato, sembravo una mummia dentro al letto. Mi vergogno, non mi sento sicura”. “Con Sabrina Ferilli per baciarvi vi siete dovute bere prima una grappa”, le fa notare la Fagnani. E l’attrice conferma: “Meno male che lei ce l’aveva! Aveva questa borsa con dentro le grappe, di vario genere. Però alla fine è stato un bacio bellissimo, non mi sono imbarazzata. Mi vergogno con i partner maschili”. “Un po’ di attrazione l’ha provata?”, la incalza la conduttrice: “Sabrina non è male, ammazza! Non è stata una brutta cosa, a differenza di altri baci”.

Margherita Buy finora è l’attrice più premiata ai Davi di Donatello, ma con le 19 candidature di “C’è Ancora domani”, Paola Cortellesi potrebbe superarla. Fagnani la provoca, ma la risposta dell’attrice è diretta: “Ma intanto non glieli hanno ancora dati, poi sta buona non sono tutte per lei come attrice, ma anche al film. E’ stata bravissima, comunque. Che gli vuoi dire? Il suo film ha un tema importante”. Tre attrici italiane più brave di lei, fa fatica a trovarle, alla fine dice Paola Cortellesi, Elena Sofia Ricci e Giovanna Mezzogiorno. 

“Quando mia figlia non torna a casa e non mi avverte prego la Madonna, anche lei aveva un figlio scapestrato che non tornava”

Poi la conduttrice le chiede dell’ex marito Sergio Rubini, se era vero che era inviso al padre perché era meridionale, ma per Margherita Buy non era quello il punto: “Non è perché era meridionale, mio padre non aveva un grande passione per Sergio, nemmeno mia madre, nemmeno mia sorella, anche perché è una persona molto complicata, mi ha fatto soffrire tanto”. In passato ha detto che si innamora ogni dieci anni, ora dice: “Mi sa che ora mi innamoro ogni 30 anni, ora sto bene come sto. Ho anche sofferto parecchio, quindi non mi ci rimetto in quella situazione. Sono abbastanza single, ho un bellissimo rapporto con il padre di mia figlia, sono molto contenta”. Smentisce di essere una donna che impazzisce per l’amore fisico: “Il sesso non è mai stata una priorità, quando vedo una persona non penso al sesso che ci potrei fare. Ma è sbagliato questo, bisogna buttarsi”. Con Sean Pean però ci ha provato: “Gli ho solo detto: dai, balliamo! Sto cretino mi ha detto no, la prima e unica volta in vita mia e lì è finita la carriera da seduttrice”.

Una trasgressione che confessa sono le canne ai tempi della scuola: “La sera bevo un po’ di prosecco. Droga pochissima, ma perché in quel periodo bisognava farlo: ci facevamo le canne, tantissimo, per un periodo abbastanza breve, con svenimento in classe. Cocaina una sola volta, ma io sono già agitata non mi ha detto niente di nuovo”. Una belvata, invece: “Quando non voglio affrontare una cosa, un litigio, chiudo, sparisco, non esisto più. Questo può durare un mese, un anno, una vita, a qualcuno ha fatto male ma se l’è meritato”. Infine, il rapporto con la religione: “Prego molto la Madonna, quando mia figlia non torna a casa e non mi manda messaggi, prego lei perché pure lei c’aveva un figlio scapestrato che non tornava, si fermava a parlare con tutti: quindi prego lei perché mi capisce in quei momenti”.

Fonte : Today