L’ultima plenaria della legislatura, il nuovo Patto di Stabilità e le sanzioni all’Iran

Next, la newsletter di Europa Today che ogni domenica mattina vi racconta cosa succederà nella settimana europea a venire, a cura Alfonso Bianchi e Francesco Bortoletto (per commenti, suggerimenti o critiche scrivete ad alfonso.bianchi@citynews.it).

In cima all’agenda

Sanzioni all’Iran – L’Unione europea vuole inasprire le sanzioni all’Iran, in risposta all’attacco contro Israele. Le misure nuove restrittive, che hanno ricevuto l’ok al summit dei leader Ue mercoledì scorso, cercheranno di colpire in particolare la capacità della Repubblica islamica di produrre droni e missili, e saranno discusse lunedì 22 aprile al Consiglio Affari esteri che si riunirà in Lussemburgo.

Allargare lo scopo – Bruxelles vuole allargare l’attuale regime sanzionatorio, già attivo sul trasferimento di droni alla Russia, anche ai missili per evitare che queste armi vengano usate in Ucraina. I Ventisette vogliono estendere il regime anche alla fornitura di armi agli alleati di Teheran, come Hamas e Hezbollah. “Il consenso politico si dovrebbe raggiungere, ma sono da studiare i dettagli legali”, ha spiegato un’alta fonte comunitaria.

Colpire anche i pasdaran – Alcuni Stati vorrebbero l’inserimento del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane nella lista Ue dei terroristi, ma la questione è complicata dal punto di vista legale, perché per farlo servirebbe che un’autorità nazionale del blocco sancisse che il gruppo è stato coinvolto in attività terroristiche. “In ogni caso sarebbe solo una mossa simbolica, perché sono comunque state sanzionate in passato, dal punto di vista pratico cambierebbe poco”, ha affermato ancora la fonte. 

Il nuovo Patto di Stabilità – Martedì il Parlamento europeo approverà in via definitiva le nuove regole di governance economica dell’Ue, vale a dire la riforma del Patto di stabilità e crescita (Psc), negoziato lungamente con il Consiglio e su cui è arrivata l’intesa a febbraio. 

Le regole cambiano, l’austerità resta – Con il nuovo Patto cambieranno le regole ma i due indicatori principali restano invariati con le soglie massima del 3% per il rapporto tra deficit e Pil, e del 60% per quello del Pil col debito pubblico. Quello che cambia è che ora gli Stati non in linea con questi parametri dovranno mettersi in regola con piani di rientro concordati con la Commissione europea che dureranno dai quattro ai sette anni. L’Italia, con il suo debito monstre al 134%, tra gli osservati speciali. 

Il ponte sullo Stretto – Mercoledì il Parlamento Ue approverà un aggiornamento del piano delle reti Ten-T, ferrovie, strade e vie navigabili ritenute strategiche per l’Ue. Tra i progetti contenuti nella revisione, e quindi potenzialmente finanziabili da Bruxelles, c’è anche (per volontà della Lega) il Ponte sullo stretto. Questo non significa però un ok al progetto da parte dell’Europa, ma solo che l’opera verrà presa in considerazione (se mai partirà).

Altri temi caldi

Da Kiev a Khartoum – Il Consiglio Ue Affari esteri di lunedì discuterà anche di come sostenere l’Ucraina, con le forze di Kiev in crescente difficoltà a causa dell’insufficienza di munizioni per l’artiglieria e (soprattutto) l’antiaerea. I ministri Ue discuteranno poi con l’inviato Onu Ramtane Lamamra anche della situazione in Sudan, dove la guerra civile tra l’esercito di Khartoum e le milizie ribelli va avanti da oltre un anno e ha provocato una delle crisi umanitarie peggiori degli ultimi decenni. 

Non dimenticare Gaza – Dopo il Fac, in Lussemburgo ci sarà anche il Forum di alto livello sulla sicurezza e la cooperazione regionale del Consiglio di cooperazione Ue-Golfo (Ccg), che come il Consiglio sarà presieduto da Josep Borrell. Tra i temi in discussione ci sarà naturalmente anche la guerra a Gaza. L’Alto rappresentante non vuole che la crisi con l’Iran possa distogliere l’attenzione dalla Striscia.

Gli eredi dell’Eta – Oggi, 21 aprile, si tengono le elezioni per il parlamento regionale nei Paesi Baschi. Secondo gli ultimi sondaggi, sarebbe in testa la coalizione di sinistra EH Bildu con almeno il 35% dei consensi, davanti al partito centrista Pnv, che ha governato la regione dal 1980 ed è dato poco sopra al 33%. EH Bildu nasce come una costola di Batasuna, un tempo il ramo politico dell’Eta.

Parlamento

Maratona di voti – I Parlamento europeo è in sessione plenaria a Strasburgo (22-25 aprile), l’ultima della legislatura uscente prima della pausa in vista delle elezioni di giugno. I deputati terranno una maratona di votazioni, per portare a termine tutti i procedimenti legislativi rimasti in sospeso. Saranno ben 89 i testi legislativi messi ai voti, una cifra record, superiore anche ai 76 dell’ultima sessione della passata legislatura. 

Diritti dei rider – Mercoledì 24 dovrebbe arrivare l’approvazione definitiva della cosiddetta “direttiva rider”. L’esito positivo del voto dovrebbe essere scontato, e servirà per approvare definitivamente la legge (che in realtà riguarda tutti i lavoratori della gig economy) che mira a garantire lo status occupazionale dei dipendenti delle piattaforme e a correggere l’uso fittizio dei contratti da autonomi nel settore. 

Packaging e rifiuti da imballaggi – Lo stesso giorno l’Aula discuterà e voterà sul regolamento imballaggi, che prevede l’eliminazione di una serie di imballaggi in plastica monouso nonché delle nuove regole specifiche su come raccogliere, riusare e riciclare i rifiuti generati a partire dagli imballaggi, e contro cui l’Itaia si è fortemente battuta. 

Diritto alla riparazione – Dopo il dibattito in Aula lunedì, martedì 23 dovrebbe arrivare l’ok definitivo alle norme che introdurranno il diritto alla riparazione per i consumatori del blocco, che punta soprattutto a coprire i prodotti elettronici e digitali. L’idea è allungare la vita dei prodotti in questione, rendendo accessibile ed economica la loro riparazione per limitare la loro sostituzione compulsiva.

Traffico di esseri umani – Lo stesso giorno gli eurodeputati voteranno anche per approvare una stretta sui trafficanti di esseri umani, il cui obiettivo è soprattutto quello di colpire le reti criminali che operano nel Mediterraneo, dove sono morti circa 28mila persone dal 2014 a oggi. Previste pene più severe per i trafficanti con reclusione fino a 15 anni.

Lavoro forzato – Martedì si voterà anche sul regolamento che rafforza i controlli sui prodotti derivati dal lavoro forzato nel mercato unico. Le autorità nazionali dovranno assicurarsi che i prodotti che circolano sui propri mercati domestici non siano stati creati sfruttando manodopera forzatamente, e la Commissione vigilerà sulle merci che entrano in Ue da Paesi terzi. 

Stop ai dazi all’Ucraina – I deputati approveranno poi martedì la sospensione per un altro anno, fino al 5 giugno 2025, dei dazi all’importazione agricole ucraine verso l’Unione. Previste alcune clausole di salvaguardia per gli agricoltori.

Commmercio e sfruttamento – Il Parlamento voterà mercoledì in via definitiva sull’accordo che richiede alle aziende di mitigare il loro impatto negativo sulle persone e sul pianeta. La nuova direttiva punta a impedire alle aziende dell’Ue di rifornirsi da produttori extra-Ue che non rispettano i diritti umani o danneggiano l’ambiente.

Ecodesign – Al voto martedì anche la direttiva sull’ecodesign, un sistema pensato dalla Commissione per costringere i produttori a fornire ai consumatori una maggior quantità di informazioni sulle merci che questi ultimi stanno comprando, dall’energia richiesta per la loro lavorazione fino alla facilità con cui sarà possibili ripararle. Il tutto tramite un apposito “passaporto digitale”.

Qualità dell’aria – Mercoledì 24 aprile verranno approvate in via definitiva le nuove misure per contrastare l’inquinamento atmosferico, soprattutto per quel che riguarda gli inquinanti più dannosi (Pm2,5, Pm10, NO2, SO2 e O3). Le nuove regole includono criteri armonizzati per l’analisi della qualità dell’aria in tutti gli Stati membri, nonché l’obbligo di predisporre delle tabelle di marcia per ridurre progressivamente la quantità di sostanze nocive presenti nell’atmosfera.

Riciclaggio di danaro – Sempre mercoledì saranno approvate le nuove misure dell’Ue contro il riciclaggio di denaro sporco, che puntano a colpire anche il finanziamento del terrorismo e l’elusione di sanzioni mirate. Prevista anche la creazione di una nuova agenzia Ue per il riciclaggio di denaro, che si chiamerà Amla e avrà sede a Francoforte (l’Italia aveva candidato Roma).

No doesn’t really mean no – I deputati discuteranno martedì e voteranno mercoledì poi le prime norme Ue sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. Il testo ha fatto discutere perché gli Stati non hanno voluto inserire, come avrebbe voluto una parte del Parlamento, l’equiparazione del sesso senza consenso esplicito allo stupro.

Più tecnologie verdi – L’Unione europea è intenzionata ad aumentare esponenzialmente la produzione di tecnologie verdi necessarie alla transizione ecologica. Giovedì 25 aprile l’Aula approverà in via definitiva il Net Zero Industry Act, che fissa un target di produzione del 40% del fabbisogno annuo di queste tecnologie da raggiungere entro il 2030, per contribuire allo sforzo per diventare di il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

La multa ‘europea’ – Mercoledì i deputati approveranno anche in via definitiva le nuove norme che rafforzano la cooperazione tra gli Stati membri dell’Ue nelle indagini transfrontaliere sulle infrazioni stradali, per rendere più semplice multare i cittadini che violano il codice della Strada all’estero.

Il caso Salis a Strasburgo – Il padre di Ilaria Salis, l’attivista italiana detenuta in Ungheria, sarà a Strasburgo per partecipare, insieme all’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, a una conferenza stampa a margine del voto sulla situazione dello stato di diritto in Ungheria. Salis è stata candidata alle europee dalla lista di Sinistra e Verdi, così come Marino.

Vent’anni di “big bang – Mercoledì l’Aula di Strasburgo celebrerà il ventesimo anniversario dell’allargamento a est del 2004, il più grande nella storia dell’Ue, e nel quale entrarono ben dieci nuovi Paesi membri: Cechia, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Proprio per la sua portata, alcuni si riferiscono a questo allargamento come ad un big bang

Consiglio Ue

Sanità – La formazione Salute del Consiglio si riunirà a Bruxelles per un informale di due giorni martedì 23 e mercoledì 24 aprile. Tra una cena e una visita culturale al Museo di belle arti della capitale belga, i ministri affronteranno diversi temi relativi al personale sanitario, alla legislazione farmaceutica e al piano europeo per la lotta al cancro. 

Commissione

Tutela dei minori – Martedì 23 il Collegio dei commissari si riunisce a Strasburgo. In quell’occasione, la vicepresidente Dubravka Suica presenterà una raccomandazione dell’esecutivo comunitario sui sistemi integrati per la protezione dei minori e la  prevenzione degli abusi. 

Udienze papali – La commissaria Suica, che è titolare del portafoglio su Democrazia e demografia, sarà poi a Roma sabato 27 per partecipare all’udienza generale di papa Francesco con nonni, anziani e nipoti.

Altri eventi

Elezioni in Macedonia – Mercoledì 24 aprile previste le elezioni presidenziali in Macedonia del Nord, a cui poi seguiranno quelle parlamentari l’8 maggio. Secondo gli ultimi sondaggi, il fronte conservatore all’opposizione è dato in vantaggio sui socialdemocratici al potere in entrambe le elezioni. Il Paese è candidato all’adesione all’Ue.

Stoltenberg a Berlino – Il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg visita il Cancelliere Olaf Scholz a Berlino venerdì.

Cinque articoli della settimana appena conclusa

La “missione” di Mario Draghi ed Enrico Letta per salvare l’Europa (dai nazionalismi)
 I due ex premier italiani hanno ricevuto l’incarico di elaborare le proposte per riformare il mercato unico e rilanciare la competitività del blocco. 

La guerra tra Israele e Iran e l’ombra di una nuova crisi di migranti in Europa 
I leader dei 27 preoccupati per le conseguenze che un’escalation potrebbe avere soprattutto sul Libano, dove ci sono già un milione e mezzo di rifugiati siriani. Che stanno già iniziando a scappare. 

Archiviato il Piepergate, continuano i guai per Ursula von der Leyen 
Markus Pieper, il criticato inviato speciale per le Pmi scelto dalla presidente della Commissione, ha rinunciato all’incarico. Ma per la candidata dei Popolari, la strada verso la riconferma somiglia sempre più a una corsa a ostacoli. 

Bruxelles lancia l’allarme sulle auto elettriche: “Non siamo pronti a dire addio alla benzina” 
Un’analisi della Commissione europea sottolinea i ritardi dell’industria e delle infrastrutture nell’Ue: “Mancano dati sulla capacità della rete di sostenere il carico della transizione”. 

Economia e occupazione in testa alle preoccupazioni degli italiani in vista delle europee 
Secondo i dati forniti dall’Eurobarometro, i cittadini del Belpaese sono più freddi dei “colleghi” europei nella valutazione della democrazia europea. 

Fonte : Today