Fabrizio Corona dopo 10 anni riavrà il passaporto, i giudici: “Nessuna sorveglianza speciale, non è pericoloso”

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I giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano hanno deciso che Fabrizio Corona non avrà alcuna sorveglianza speciale e potrà riavere dopo 10 anni il suo passaporto: “Ora potrò andare negli Usa e diventerò famoso”.

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Fabrizio Corona potrà riavere il suo passaporto. La decisione arriva dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano: l’ex fotografo dei vip, difeso da anni dall’avvocato Ivano Chiesa, non avrà infatti alcuna sorveglianza speciale come invece aveva richiesto la Questura qualche mese fa. La polizia infatti aveva proposto il rinnovo della misura di prevenzione per un anno e 6 mesi con tanto di aggravamento dell’obbligo di soggiorno e di firma due volte a settimana. Proposta non appoggiata però dal pubblico ministero, così come hanno poi deciso anche i giudici.

Fabrizio Corona ora è libero a tutti gli effetti: lo scorso settembre aveva finito di scontare le condanne definitive dopo dieci anni. Era stato arrestato nel gennaio 2013 per il cosiddetto foto-ricatto ai danni di un calciatore. A queste si erano aggiunte altre condanne per corruzione, frode fiscale e bancarotta. Lo scorso settembre Corona, una volta tornato libero, aveva tenuto a precisare: “Non ho provato nessuna emozione. Sono stato perseguitato da un potere giudiziario moralista”. Ora è ritornato in possesso anche del suo passaporto: “Ora potrò andare negli Usa e diventerò famoso“, era stato il suo commento di qualche giorno fa quando si faceva sempre più concreta la possibilità di riavere il documento che gli permette di andare oltre oceano. Perché i giudici hanno preso questa decisione?

La pubblico ministero aveva già precisato che nei confronti di Fabrizio Corona non ci sono “episodi di rilievo su una pericolosità sociale“. L’ex fotografo ha ancora però dei procedimenti aperti: come un’udienza preliminare per bancarotta, un processo per tentata estorsione e altri per diffamazione. Pm e giudici però si sono convinti a non dargli più alcuna sorveglianza speciale: i magistrati parlano di un “apprezzamento globale” del suo percorso e di una “adesione non meramente formale alle regole di buona condotta”.

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Fonte : Fanpage