Una semplice firma per supportare la comunità, la cultura e la comprensione reciproca

In Italia, esistono numerose realtà comunitarie che fioriscono nei piccoli centri sparsi sul territorio, in particolare nelle periferie e nell’entroterra.
Pur essendo vitali e coese, spesso tali comunità devono scontrarsi con la penuria di luoghi di aggregazione consoni sia ad accogliere i propri membri che a svolgere le relative attività.

In molti casi, a sopperire a tale mancanza sono gli ambienti offerti dalle parrocchie che rappresentano gli unici luoghi dove bambini, giovani e adulti possono incontrarsi liberamente, condividendo tempo e idee.
Per poter fare questo, però, è necessario prendersi cura di questi spazi, che richiedono un’attenzione particolare: nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di chiese ed edifici dal notevole valore artistico e culturale.

In quest’ottica, preservare tali beni acquisisce un valore ancora maggiore, assumendo un significato più profondo; mantenere una chiesa in uno stato ottimale significa conservare non solo un‘opera d’arte, ma anche l’identità di un’intera comunità, da tramandare alle future generazioni.

A questo proposito, una risorsa preziosa è rappresentata dall’8xmille alla Chiesa Cattolica.

Offrire un aiuto concreto alla comunità

Attraverso l’8xmille la Chiesa cattolica, da anni, può realizzare numerosi progetti dall’elevato valore sociale.
I suoi fondi, infatti, finanziano opere di recupero, restauro e costruzione di chiese e monumenti, beni che rappresentano un riferimento per le comunità di fedeli e, al contempo, sono un patrimonio artistico-culturale da preservare e valorizzare.

Le iniziative promosse grazie all’8xmille, però, non si limitano all’ambito culturale: queste, infatti, riguardano diversi settori, che spaziano dall’educazione, alla carità, alle attività pastorali.

Tutte queste iniziative consentono di dare supporto ai membri della comunità, dedicando particolare attenzione ai più deboli, ponendosi come punto di riferimento per chi si trova in stato di bisogno e offrendo solidarietà, sostegno e speranza a migliaia di persone e famiglie in condizioni di povertà, solitudine, malattia, disagio sociale.
In questo modo, ogni anno, vengono realizzate migliaia di attività, sia in Italia che nei Paesi più poveri del mondo.

Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica, quindi, vuol dire partecipare alla sua missione caritativa e spirituale prendendo parte ad un significativo e concreto cambiamento.
Ogni firma è preziosa e rappresenta una scelta solidale e consapevole che viene moltiplicata in migliaia di gesti d’amore.

Restauri dal valore artistico e sociale

Di grande valore artistico e, al contempo, sociale è stato il restauro della chiesa della Madonna del Prato di Gubbio, un’operazione che ha restituito ai visitatori, ma soprattutto ai fedeli, un inestimabile tesoro.
Situata fuori dalle mura urbane che delimitano il centro storico, questo gioiello di architettura barocca venne costruito nel 1662 per volere del Vescovo Alessandro Sperelli.

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Chiesa della Madonna del Prato: la rinascita di un tesoro, nel rispetto del passato.

Come afferma Elisa Polidori, direttrice ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio e del museo diocesano:
“La chiesa della Madonna del Prato si può immaginare come uno scrigno che racchiude un tesoro inestimabile raccontato con precisione meticolosa dal punto di vista teologico: chi ci ha preceduto non voleva esprimere emozioni, ma rappresentare al vivo il mistero di Dio, così come la Rivelazione ce lo ha consegnato e la Tradizione lo ha via via interpretato”.

Purtroppo, in seguito al terremoto avvenuto nell’agosto del 2016, l’edificio è diventato inagibile e si è reso necessario un intervento di restauro.
Ora, finalmente, la chiesa è tornata agibile; ciò significa che potrà accogliere, ancora, i numerosi visitatori attratti dal fascino artistico e storico del luogo (ogni anno, l’afflusso è di, circa, 12mila persone).
Soprattutto, però, è stato restituito alla comunità il suo cuore pulsante, dato che la chiesa della Madonna del Prato rappresenta il fulcro della vita liturgica e pastorale della comunità parrocchiale.

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La Chiesa della Madonna del Prato di Gubbio, incanta gli osservatori con la maestosità della sua cupola, la luce delicata e l’eleganza delle sue linee.

Dalla parte dei giovani

Supportare la comunità significa, anche, sostenere bambini e ragazzi provenienti da famiglie in stato di fragilità economica e sociale.
È ciò che, grazie all’8xmille, fa il Centro socio educativo per minori di Cassano all’Ionio, dove un palazzo della diocesi è diventato un mezzo per contribuire a costruire il futuro dei bambini e degli adolescenti della zona.

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A Cassano all’Ionio, bambini in situazioni familiari difficili e in contesti svantaggiati ricevono sostegno attraverso aiuto allo studio e attività educative laboratoriali, oltre a supporto psicologico e medico.

Il progetto “L’appetito vien studiando”, attivo già dal 2016, è stato realizzato in collaborazione con l’équipe del progetto socio-educativo per minori della Caritas diocesana e offre uno spazio di studio, formazione e aggregazione ai tanti giovani che abitano il centro storico della città.
Ad oggi, coinvolge 40 minori di età compresa tra i 6 e i 13 anni.

L’iniziativa si presenta come un ‘cantiere educativo’ sempre aperto, in quanto cerca, costantemente, di reinventarsi per rispondere alle esigenze che emergono nel corso del tempo.
Una realtà che, negli anni, si è consolidata come luogo di formazione, che affronta il problema della dispersione scolastica.

Il nome del progetto stesso ne descrive lo svolgimento: per prima cosa, infatti, si parte dal servizio mensa attivo tutti i giorni feriali, per poi proseguire con le attività di doposcuola e con le iniziative laboratoriali.

“Uno degli obiettivi primari – spiega Angela Marino, responsabile del progettoè quello di educare i minori al riconoscimento, all’accettazione, al rispetto e all’individuazione delle esigenze di tutti”.

L’azione educativa è potenziata sia dalla rete di collaborazione instaurata con le istituzioni scolastiche, i servizi sociali, le parrocchie, il comune, i medici e i pediatri, che dall’istituzione del “Centro per le famiglie”, uno spazio dedicato all’ascolto, all’orientamento, al confronto e al sostegno.

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“L’appetito vien studiando” è un aiuto a 360° per minori a rischio di dispersione educativa e scolastica anche attraverso l’azione educativa dello sport.

Cultura e istruzione per un futuro migliore

L’8xmille è anche lo strumento per consentire, a bambini e ragazzi, di avere una formazione adeguata, cosa che, in alcune situazioni, non è scontata.

Come nel territorio del Mannar, a nord dello Sri Lanka, fortemente penalizzato dalla guerra civile che ha infuriato nel Paese per più di 30 anni; oltre ad aver causato svariati disagi, ciò si è tradotto in un limitato accesso all’istruzione di qualità sul territorio.

Per questo, l’organizzazione non profit La Salle Foundation, presente da decenni con un approccio educativo integrato per i bambini ed i giovani, ha attivato un percorso che comprende scuola materna, primaria e secondaria e l’insegnamento della lingua inglese.

Grazie ai fondi dell’8xmille sono stati costruiti un centro di formazione e un ostello in grado di ospitare 80 ragazzi, dove giovani provenienti da varie zone del Paese vivono, studiano e pregano insieme.

Spiega Fratel Selva (FSC), responsabile del St Xavier Boys Hostel La Salle:
“La presenza di questi alloggi è fondamentale per aprire le porte della scuola anche a chi viene dalle zone più remote e isolate di quest’area e dovrebbe percorrere tanti chilometri ogni giorno. Avere la possibilità di completare la scuola secondaria per questi giovani significa avere l’opportunità di continuare gli studi o di candidarsi per un lavoro, in grado di migliorare il proprio sostentamento e quello delle proprie famiglie, superando la trappola della povertà”.

Un gesto semplice e importante

Questi tre progetti, tutti con un grande valore anche se così diversi tra loro, sono rappresentativi di quanto si possa fare grazie all’8xmille alla Chiesa Cattolica.
Firmare è un gesto semplice che, però, può fare la differenza per le persone che si trovano in difficoltà.

Fonte : Today