Chi sono i pasdaran, le Guardie rivoluzionarie dell’Iran

Un attacco aereo attribuito a Israele ha colpito l’ambasciata dell’Iran a Damasco, la capitale della Siria. Nel bombardamento sono state uccise almeno sette persone, tra cui alcuni diplomatici e membri dei cosiddetti pasdaran, le Guardie rivoluzionarie iraniane o Guardiani, che compongono la forza militare più potente dell’Iran. Tra loro ci sarebbe anche Mohammad Reza Zahedi, uno dei loro più importanti comandanti.

I pasdaran furono creati come forza altamente ideologizzata e coesa al diretto servizio dell’ayatollah, la guida religiosa suprema dell’Iran che è a capo del paese dal 1979, quando il movimento integralista guidato da Ruhollah Khomeini rovesciò la precedente monarchia che guidava il territorio allora conosciuto come Persia. Le Guardie rivoluzionarie divennero così il corpo militare incaricato di difendere la cosiddetta rivoluzione khomeinista, una specie di polizia politica che colpisce i nemici interni e sostiene gli alleati all’estero.

Il generale dei pasdaran siede nel consiglio stretto dell’ayatollah, Ali Khamenei, al fianco del capo di Stato maggiore dell’esercito regolare. A oggi i Guardiani sono composti da circa 125 mila unità e sono totalmente separati dalle forze armate regolari. Possiedono inoltre una propria aviazione, una propria marina, una propria fanteria e anche una propria unità speciale: le brigate Al Quds.

Rette fino alla sua uccisione dal generale Qassem Suleimani, avvenuta per volontà degli Stati Uniti nel 2020, le brigate Al Quds sono note per aver compiuto moltissime operazioni segrete in tutto il Medio Oriente, tra cui omicidi mirati e l’addestramento di milizie e gruppi considerati terroristici, come Hamas in Palestina, Hezbollah in Libano e altri gruppi paramilitari in Siria e Iraq.

Sul fronte interno, i pasdaran si occupano della polizia morale, agendo come braccio armato per imporre le politiche sempre più conservatrici e ortodosse dei leader religiosi iraniani, e di controllare la popolazione irrigimentando nei loro ranghi moltissimi giovani provenienti dalle fasce più deboli della società.

I pasdaran detengono inoltre un importante potere economico, controllando direttamente e indirettamente miliardi di dollari di investimenti nei settori strategici come l’energia, le telecomunicazioni o le infrastrutture. Le due maggiori istituzioni economiche del paese, la Fondazione degli oppressi (Bonyad Mostazafan) e la Fondazione dei martiri e dei veterani (Bonyad Shahid va Omur-e Janbazan), sono gestite da ex membri dei pasdaran, che controllano la prima al 50% assieme al governo e la seconda al 100%.

Fonte : Wired