Donald Trump ha definito Facebook “nemico del popolo”

Facebook finisce ancora una volta nel mirino di Donald Trump. Negli ultimi giorni l’ex presidente degli Stati Uniti ha più volte definito la piattaforma di Mark Zuckerberg “un nemico del popolo”, facendo letteralmente crollare il valore in borsa della società, e innervosendo non poco gli azionisti di Wall Street. Una situazione preoccupante per Meta, costretta ad affrontare una crisi di mercato a causa delle dichiarazioni del candidato alle prossime elezioni presidenziali. “Ha tutto a che fare con i commenti dell’ex presidente Trump – ha dichiarato Gil Luria, analista della compagnia di servizi finanziari D.A. Davidson, alla Cnn -. Facebook ha già attraversato ondate in cui è stato trascinato nel dibattito politico, e questo non è mai stato di buon auspicio”.

L’attacco di Trump a Facebook, in ogni caso, arriva in un momento alquanto particolare della sua campagna elettorale. Proprio la scorsa settimana, infatti, l’ex presidente ha stupito tutti dichiarandosi contrario al disegno di legge che vuole imporre a ByteDance di vendere TikTok per permettere all’app di rimanere disponibile sul territorio statunitense. Vietare il social cinese, secondo Trump, significherebbe soltanto agevolare Facebook. “E penso che il social network sia stato molto disonesto – ha chiosato il candidato in un’intervista rilasciata alla CNBC in questi giorni -. Penso che Facebook sia stato molto negativo per il nostro paese, soprattutto quando ci sono state le elezioni”.

Nel 2021 Meta ha imposto un ban di ben due anni all’ex presidente, dopo che questo è stato coinvolto nell’attacco al Campidoglio. Un divieto ritirato solo a febbraio 2023, quando finalmente la società ha ripristinato gli account Facebook e Instagram di Donald Trump. C’è un motivo, quindi, se il candidato alle presidenziali ha deciso di scagliarsi contro la società di Zuckerberg. Eppure, indipendentemente da quale sia la causa di questo dissidio, quello che conta è che Meta potrebbe trovarsi a dover affrontare una situazione davvero pericolosa, nel caso in cui Trump risultasse il vincitore delle elezioni. Se così fosse, questo potrebbe fare non poca pressione, rendendo più difficile per Meta effettuare acquisizioni in futuro, e compromettendone di fatto la crescita sul mercato.

A preoccupare, però, non sono soltanto le dichiarazioni dell’ex presidente su Facebook. In queste ultime ore, infatti, il web pullula di commenti riguardo gli apprezzamenti di Donald Trump su Adolf Hitler, raccolti dal giornalista della Cnn Jim Sciutto nel suo ultimo libro in uscita, The return of great powers. “Hitler ha fatto anche cose buone”, pare abbia dichiarato il politico in una conversazione con il suo capo di gabinetto John Kelly, che ha raccontato che “lo considerava un tipo tosto, per questo lo ammirava”.

Fonte : Wired