Willy il Coyote, la storia del suo film che non vedrete mai

E di complessi meccanismi delle multinazionali, in fondo, parliamo anche nel caso della cancellazione di Coyote vs. Acme. È abbastanza inedito che si decida infatti di archiviare un film già praticamente finito, e lo è ancora di più se lo si fa per ragioni fiscali. D’altronde questo titolo è il terzo che nel giro di un paio d’anni Warner ha deciso di non far uscire tentando così di trarre vantaggio dal complicato sistema di detrazioni fiscali che regolano i conti di Hollywood: prima di questo anche Batgirl e il film animato Scoob! Holiday Haunt erano stati cancellati per poter favorire del cosiddetto tax write-off (in poche parole è più conveniente approfittare delle deduzioni su spese già affrontate che andare incontro a eventuali incassi magari non esaltati ma comunque maggiormente tassati).

Questi titoli sono comunque in buona compagnia: nel 2023 il canale americano Tnt (sempre del gruppo Warner Discovery) ha deciso che non manderà in onda la quarta e ultima stagione della serie distopica Snowpiercer, anche se le riprese erano state concluse nell’estate 2022; lo streaming Disney+, sempre nell’autunno 2023, ha cancellato due serie che aveva commissionato e fatto completare, The Spiderwick Chronicles e Nautilus, sempre per avere agevolazioni fiscali, promettendo però di trovare alle produzioni una nuova casa (allo stesso modo, ha tolto dal proprio catalogo serie anche nuove come Willow, Dollface e dozzine di altri per eliminarli dal proprio bilancio ed evitare di pagare tasse ulteriori).

Astruse mosse finanziarie, insomma, stanno popolando qua e là un piccolo cimitero degli elefanti di serie e film che non vedranno mai la luce sebbene già completati, un ulteriore testimonianza di come le ipertrofiche streaming wars di questi ultimi anni abbiamo creato più fantasmi che fantasie, a discapito dell’immaginario dei fan. E del povero Willy il Coyote, superato ancora una volta da un beffato “Beep beep!”.

Fonte : Wired