Volar è stata sviluppata da Ben Chiang, che in passato ha lavorato come direttore di prodotto per il chatbot My AI di Snap, la società dietro Snapchat. Chiang ha conosciuto la sua fidanzata su Hinge e si definisce un sostenitore delle dating app, che però vuole rendere più efficienti.
I primi messaggi tra due utenti dopo un match possono essere “davvero spiacevoli“, spiega Chiang. E l’imbarazzo può rendere difficile valutare se un incontro può portare al vero amore oppure se invece è meglio andare oltre. Ecco perchè i chatbot di Volar sono pensati per facilitare il primo approccio e poi farsi da parte al momento opportuno. “Non si tratta di un sostituto umano – dichiara Chiang –. Creare o meno un legame sta ancora a voi“.
La nostra prova
Wired US ha testato l’app e, dopo la chat iniziale con le domande su età, lavoro e hobby, il chatbot creato da Volar ha partecipato a quattro diverse conversazioni con le AI di altri profili già il primo giorno. Una di queste chiacchierate è stata avviata dal nostro chatbot, che ha esordito con “Se il tuo animale domestico dovesse lanciare accidentalmente una bomba atomica, come lo farebbe?“. Questo nonostante non avessimo fatto menzione di armi nucleari o missili con l’intelligenza artificiale durante l’addestramento iniziale. A questo proposito, anzi, Chiang precisa che l’app è dotata di apposite misure di sicurezza per evitare argomenti non adeguati, aggiungendo che nel nostro caso la risposta sembrava ricadere “nel confine tra sciocco e inappropriato“.
Come se non bastasse, il chatbot ha chiesto a un secondo potenziale partner quale tipo di utensile da cucina avrebbe voluto essere e perché. L’AI dell’altra persona, che non è sembrata minimamente turbata dalla domanda, ha risposto che avrebbe voluto essere un mestolo, dal momento che gli piace “aggiungere sapore“. Gusti culinari a parte, il chatbot di Wired ha intrattenuto conversazioni anche sugli altri interessi comunicati al servizio in fase di addestramento, tra cui equitazione e uncinetto (si è addirittura inventata un nome per un cavallo immaginario: Shadow). L’intelligenza artificiale di Volar non viene addestrata attingendo alle conversazioni reali sull’app, che sono crittografate per motivi di privacy. Questo significa che il chatbot conosce solo le cose che una persona gli comunica direttamente.
Sempre più AI nel dating
Al momento anche altre app di dating stanno esplorando possibili aggiornamenti AI. Match Group, il gigante del settore che possiede Tinder, Hinge, Match.com e altre piattaforme simili, sta aggiungendo ai suoi prodotti nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale. L’anno scorso, per esempio, la società ha annunciato l’integrazione dell’AI su Tinder per aiutare gli utenti a selezionare le loro foto migliori e per mostrare perché un altro profilo potrebbe rappresentare un buon abbinamento.
Fonte : Wired