Sex Pistols e Queen: la storia della rivalità più divertente nella scena musicale inglese

Il 1976 è un anno esplosivo per il rock inglese, in cui negli studi di registrazione e nei meda si incrociano le strade di due band completamente diverse che diventano simbolo del decennio: sono i Queen che il 31 ottobre 1975 hanno pubblicato il capolavoro Bohemian Rhapsody, numero uno in classifica a Natale per nove settimane e i Sex Pistols che il 26 novembre 1976 hanno lanciato la rivoluzione di suono e di atteggiamento punk con Anarchy in the U.K. e preparano lo scandalo definitivo con il secondo singolo God Save the Queen che esce il 27 maggio 1977.

Per le registrazioni dell’album Never Mind the Bollocks Here’s the Sex Pistols, la band di John Lydon entra in studio ai Wessex Sounds di Londra, nello stesso momento in cui i Queen stanno lavorando all’album News of the World. Nonostante le apparenze e l’idea (sbagliata) che il punk sia solo una reazione al virtuosismo tecnico di band che vengono dal mondo progressive come i Queen, John Lydon e Brian May si incontrano spesso nei corridoi dello studio, parlano di musica e vanno piuttosto d’accordo. “Brian mi ha invitato a vedere una loro session e mi ha anche chiesto se volevo registrare qualche coro. Non mi ricordo in quale canzone, ma non era quella con tutti quei Galileo” ha detto John citando la famosa sezione operistica di Bohemian Rhapsody, “Comunque sono andato ed è stato fantastico vedere come Freddie Mercury registrava ogni singola traccia separatamente, a volte di una sola parola e poi le editavano insieme”.

La voce simbolo della rabbia e della spontaneità del punk rimane impressionato dall’attenzione ai dettagli dei maestri del lavoro in studio e della costruzione di vere e proprie sinfonie con gli strumenti del rock: “Io facevo al massimo un take, perché se ne facevo due sbagliavo”. I Queen restano molto distanti dal punk, anche se reagiscono al cambiamento della musica inglese con il suono più diretto dell’album News of the World, ma secondo quanto ha raccontato Brian May, il batterista Roger Taylor è quello più attento alla nuova scena punk: “Roger era il nostro rappresentante punk, senza dubbio. Aveva il carisma giusto”.

Se John Lydon diventa un amico, lo stesso non si può dire di Sid Vicious che Brian May ha definito “Un idiota”. L’incontro più esplosivo è quello con Freddie Mercury. Si dice che Sid Vicious sia entrato nello studio dei Queen a sorpresa e abbia detto: “Hey Freddie sei riuscito finalmente a portare il balletto alle masse?” riferendosi ad una famosa dichiarazione del cantante dei Queen alla stampa. Freddie lo fulmina con una battuta: “Sto facendo del mio meglio, Simon Ferocious”. Peter Hince roadie dei Queen ha scritto nel libro Queen Unseen che Freddie Mercury lo ha preso per la giacca e lo ha buttato fuori, un altro biografo ha scritto che ha osservato ironicamente le spille appese sulla sua giacca e ha detto: “Le hai sistemate da solo in questo modo o ti sei fatto aiutare?”.

Nel 2017 Brian May ha partecipato al programma radiofonico del chitarrista dei Sex Pistols Steve Jones, Jonesy Jukebox e ha detto: “Avete fatto un album che ha cambiato il mondo, e anche noi con News of the World. Per me Never Mind the Bollocks è un grande album rock: grandi canzoni e un grande suono”.

Fonte : Virgin Radio