“No, il caffè non cresce nelle cialde”: studenti a lezione di natura all’Orto botanico di Palermo

”C’è chi pensava che l’arancia crescesse direttamente sullo scaffale del supermercato, che il caffè nascesse direttamente nelle cialde senza passare dalle piante”. Sorprende il racconto di Giovanni Castellana, operatore dell’associazione CoopCulture, al termine di una sessione di laboratorio con gli studenti di una delle scuole palermitane in visita all’Orto botanico per partecipare a “Orto di primavera”. Un’iniziativa che ha dato consapevolezza sulla potenza e sulla bellezza della natura a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni di scuole e associazioni che operano in contesti ad alta dispersione scolastica del capoluogo siciliano.

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Com’è nato il progetto “Orto di primavera”

I laboratori gratuiti sono stati realizzati grazie ai fondi europei di Next Generation Eu e fanno parte del progetto promosso dal Simua, Sistema museale di ateneo e vincitore del Pnrr per la “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, e dei “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”. Le attività sono state realizzate oltre che con CoopCulture, partner dell’Orto botanico, in collaborazione con Orto Capovolto, cooperativa specializzata nel promuovere attività che avvicinino i bambini alla natura, lavorando sui temi della sostenibilità e della biodiversità, offrendo loro esperienze educative e coinvolgenti in un ambiente sicuro.  

Ed è proprio quello che hanno fatto centinaia di alunni di sei classi e cinque associazioni no profit arrivati da quartieri del centro storico, ma anche da zone periferiche come Cep, Uditore, Passo di Rigano, coinvolti in tre cicli di incontri. La bellezza e la ricchezza dell’Orto botanico di Palermo, uno dei più importanti d’Europa, che conta oltre cinquemila specie vegetali molte delle quali tropicali e provenienti da tutti i continenti, esplode nei mesi delle fioriture, che si possono ammirare tra i viali del giardino, nelle sezioni dedicate alle piante officinali, agli agrumi, alle cactacee, ma anche nelle serre dedicate alle orchidee o alle specie mediterranee.  

Dal semenzaio al giardino delle farfalle

Il percorso didattico di “Orto di primavera” ha previsto tre incontri da due ore ciascuno, svolti una volta a settimana. Durante ognuno dei tre incontri, è stato esplorato un argomento specifico con la partecipazione a un laboratorio pratico e creativo alla scoperta della biodiversità naturale, ma anche alla pratica dell’agri-cultura urbana, alla nascita di piccoli orti negli spazi verdi incolti e nei giardinetti, una tendenza sempre più presente in molte città.  Con “Colori dall’orto”, gli allievi hanno potuto conoscere l’Orto botanico palermitano, attraverso le sue piante più particolari ed esotiche, provenienti da continenti lontani. Hanno inoltre imparato a colorare utilizzando i colori ricavati da scarti alimentari come verdure, polvere di caffè, spezie. Così i partecipanti sono stati guidati alla scoperta delle curiosità nascoste nell’Orto, per poi creare dei dipinti vegetali. 

Bambini impegnati in uno dei laboratori didattici di Orto di Primavera

“Per fare un orto ci vuole…” è il titolo di un’altra delle fasi del progetto. Agli studenti è stato spiegato che sì ”ci vuole il seme”, citando un passaggio della celebre canzone “Ci vuole un fiore”, scritta da Gianni Rodari. Ma non ci si può fermare solo a questo. Del seme occorre anche prendersene cura, affinché i germogli possano trasformarsi in piante e produrre gustosi frutti. Così i partecipanti ai laboratori sono stati guidati nella realizzazione di un semenzaio con materiali di riciclo di origine naturale. Semenzaio che poi dall’Orto botanico hanno portato a casa per poter continuare a seguire il ciclo vitale di piante come basilico, pomodoro, menta. Divertentissima anche la sessione “Il giardino delle farfalle” durante la quale gli alunni sono stati accompagnati nella realizzazione di un micro giardino capace di attirare le farfalle e gli insetti dell’orto. Oltre all’aspetto ludico, non è mancato anche in questo caso quello didattico con gli operatori di CoopCulture e Orto Capovolto che hanno spiegato agli studenti l’importanza delle farfalle e il ruolo fondamentale che hanno per i giardini.

La creazione di un semenzaio

L’importanza del ritorno alla terra

La risposta dei partecipanti è stata notevole, come spiega Angelica Agnello, direttrice di Orto Capovolto. “Avremmo bisogno di tantissimi ‘Orto di primavera’ per riuscire a rispondere a tutte le richieste”. Intanto c’è la soddisfazione di aver reso consapevoli centinaia di piccoli palermitani sull’importanza delle pratiche green.

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Anche perché secondo Agnello “durante la pandemia di Covid c’è stato un periodo in cui le persone si sono avvicinate alla terra, sono stati svuotati i vivai e chiunque si è dilettato a fare giardinaggio, non abbiamo però ben capito che non dovremmo dimenticare quello che è successo in quei mesi e continuare a dedicarci sempre di più al rispetto dell’ambiente e al rinverdimento delle nostre città”.

Fonte : Today