Iron Maiden, Bruce Dickinson: “Quando ero al collegio venivo picchiato ogni sera da almeno quindici ragazzi”

Bruce Dickinson ha voluto raccontare la propria esperienza e intervenire su un tema di cui si sta discutendo ultimamente in Inghilterra, la legittimità del sistema educativo dei collegi britannici, le cosiddette “boarding school”. Per decenni, l’insegnamento di un livello molto alto e rigoroso, finalizzato alla formazione dei migliori professionisti e dirigenti del paese è stato accompagnato dalla rigidità degli insegnanti, da una disciplina ferrea e dall’uso delle punizioni corporali (abolite ufficialmente solo nel 1996) e da episodi frequenti di bullismo. Nella boarding school più prestigiosa del regno Unito, il college di Eton dove hanno studiato venti primi ministri e diversi membri della famiglia reale, molti studenti illustri hanno raccontato di violenze tra studenti, dallo scrittore GeorgE Orwell a Winston Churchill. Bruce Dickinson, nato nel 1958, ha frequentato dall’età di tredici anni un collegio pubblico nel Northaampshire, la Oundle School.

Il padre, ex meccanico dell’esercito ha aperto una concessionaria di automobili e può permettersi di dare al figlio una educazione superiore in una scuola fondata nel 1556 da cui sono usciti professori, scienziati ma anche attori, registi e sceneggiatori e anche Judge Smith il fondatore della band progressive rock Van Der Graaf Generator. In una nuova intervista, Bruce Dickinson ha attaccato duramente l’ambiente dei collegi: «Sono stato picchiato regolarmente da almeno quindici ragazzi, ogni sera nel dormitorio. È un’esperienza orribile ma ti dà una forza incredibile, quasi magica. Scatena in te una forma di autostima esagerata, ti crea una specie di scudo mentale che ti rende invulnerabile a tutto. Niente ti fa più paura, e nessuno tu può più colpire» ha detto, «Non è certo una cosa che raccomando: credo che ci siano metodi meno sgradevoli per diventare forti».

Bruce Dickinson ha spiegato anche come questo scudo di invisibilità abbia influito sul suo modo di stare sul palco con gli Iron Maiden e sull’intensità che lo hanno reso uno dei più grandi frontman nella storia del metal. «Quando sono sul palco sono essenzialmente trasparente, riesco a rimuovere completamente me stesso e lasciare che le canzoni si prendano tutto lo spazio. È l’unico modo che conosco per sostenere quel livello di intensità». Una performance al limite in cui Bruce non vuole che nulla distragga la sua concentrazione: «Per questo a volte mi arrabbio con il pubblico mi fa infuriare quando qualcuno fa qualcosa che rompe l’incantesimo. Mi piace essere presente e non esserci allo stesso tempo: catturo l’energia e svanisco nella musica e nello spettacolo dei Maiden».

Per quanto riguarda la Oundle School, Bruce Dickinson ha raccontato di essersi anche preso una rivincita molto più materiale: «Una volta ho fatto scaricare due tonnellate di letame sulla scalinata davanti all’ufficio del rettore. Guardavo quella bella montagna di letame sullo sfondo della antica facciata del palazzo e dicevo: che bello, sono stato io».

Fonte : Virgin Radio