Nei capelli di Beethoven la causa della sua sordità, cosa svela la ricerca

Stando allo studio americano la colpa del disagio che tanto afflisse il compositore tedesco sarebbe del piombo, presente in grandi quantità dentro il vino a buon mercato nell’Ottocento

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Il segreto della sordità di Ludwig van Beethoven sarebbe racchiuso in due ciocche dei suoi capelli.  Secondo due studiosi americani e un appassionato australiano, che hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche sulla rivista Clinical Chemistry, sarebbe stato il piombo, presente in dosi altissime nella capigliatura del compositore, ad averlo reso prematuramente sordo. Il compositore tedesco, infatti, fu afflitto da questo disagio in giovanissima età, quando aveva meno di 30 anni.

La ricerca

La ricerca ha messo insieme William Meredith, direttore del Centro Beethoven alla San Jose State University, l’uomo d’affari australiano Kevin Brown e Paul Jannetto della Mayo Clinic.

Deciso ad onorare la memoria del musicista che, dopo la sua morte, chiedeva che i medici cercassero finalmente di spiegare perché in vita era stato così male, Brown ha mandato a un laboratorio specializzato della Mayo in grado di isolare metalli pesanti, due delle tre ciocche di Beethoven in suo possesso per farle analizzare.

I risultati sono stati sorprendenti: una delle ciocche aveva 258 microgrammi di piombo per grammo di capelli, l’altra 380, ben oltre i livelli normali di 4 microgrammi per grammo: “Questa è la prova definiva che Beethoven fu esposto ad altre concentrazioni di piombo”, ha detto Jannetto al New York Times. Secondo alcuni ricercatori anche i problemi gastrointestinali di Beethoven si potrebbero ricondurre all’avvelenamento da piombo come la sordità, perché il piombo ad alte dosi attacca il sistema nervoso e potrebbe avergli distrutto l’udito.

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Avvelenamento da piombo

I capelli di Beethoven hanno mostrato anche livelli di arsenico 13 volte più alti del normale e di mercurio 4 volte superiori, ma, a giudizio di Jannetto, sarebbe stato il piombo la causa dei molti malanni del compositore delle nove sinfonie.

Quanto alle ragioni della presenza di tanto piombo nei capelli del compositore, un altro esperto ha ipotizzato che venisse dal vino: secondo Jerome Nriagu, esperto in avvelenamenti da piombo nella storia e professore emerito alla University of Michigan, il piombo era usato nell’Ottocento per addolcire il vino a buon mercato come quello che Beethoven amava bere in larghe quantità. Il musicista, ricorda Meredith, scolava circa una bottiglia di vino al giorno: “Pensava che facesse bene alla salute, ma negli ultimi anni era diventata una dipendenza”, ha aggiunto lo studioso di San Jose, ricordando che “negli ultimi giorni prima della morte, nel 1827 a 56 anni, gli amici glielo davano a cucchiaini”.  

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Fonte : Sky Tg24