La metamorfosi dance di Emma è una mossa astuta e convincente

Sono passati ben 14 anni da quando, reduce dalla vittoria ad Amici di Maria De Filippi, Emma Marrone pubblicò il suo primo album in studio dal titolo “A me piace così” (più di 120.000 copie vendute). A seguire, sulla stessa scia, arrivò “Sarò libera”. Gli autori dei brani erano gli stessi di altri colleghi ex talent (Alessandra Amoroso, Annalisa, Marco Carta per citarne qualcuno). Brani potenti, ma spesso gridati (“Cercavo Amore”, “L’amore non mi basta” ma anche “Calore”). Successi radiofonici e di vendite, per carità, ma di cui onestamente non si sente la mancanza. O forse erano solo altri tempi. Un’altra musica, altre sonorità. Semplicemente diverse.

Una rinnovata maturità artistica

Dal 2019 si delineano dei mutamenti significativi. La cantante salentina (che in realtà, però, è nata a Firenze) si immerge in nuovi suoni, non senza un “effetto sorpresa”: “Latina”, “Io sono bella” (scritto anche da Vasco), “Stupida Allegria” (scritto e prodotto da Franco126 e Dardust). Si denota una maturità artistica rinnovata, con cui Emma riesce ad affrontare il passare del tempo mantenendo intatta la propria autenticità. Una sfida titanica negli anni del “tutto e subito”. Tormentoni, fenomeni-effetto meteora. Emma ne esce vittoriosa, attraverso una progressiva metamorfosi di sé. Come lei, poche altre. Alessandra Amoroso, Annalisa ed Elodie, con percorsi e scelte differenti, hanno compiuto qualcosa di simile. Tutte cantanti ex Amici di Maria De Filippi, un dettaglio che non può passare inosservato.

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Ritmi incalzanti, quasi tecno 

Ma rimanendo su Emma, la vera svolta – più dance – arriva veramente con l’ultimo album, “Souvenir”. Dalla collaborazione con Tony Effe (“Taxi sulla luna”, più di 66.4 milioni di streams su Spotify), passando per “Apnea”, portata sul palco del Teatro Ariston a Sanremo2024 (classificandosi al quattordicesimo posto). Anche se non mancano canzoni più struggenti, come la meravigliosa “Intervallo”, dedicata al papà scomparso prematuramente.

E adesso l’ultimissimo singolo uscito, “Femme Fatale”, presentato ad Amici lo scorso sabato. Uno di quei brani che fanno battere il piede sul pavimento a ritmo dall’inizio alla fine. Scritto da Jacopo Ettorre, Julien Boverod e Simone Capurro. Il ritmo è avvolgente e incalzante, evocando reminiscenze della musica tecno. Difficile, in questo momento, comprendere il percorso che Emma intraprenderà. Imprevedibile. Libera. Astuta. Convincente. 

Fonte : Today