Toti: il presidente della Liguria è agli arresti domiciliari

Il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, si trova agli arresti domiciliari in seguito a un’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia genovese e dalla Guardia di Finanza con l’accusa di corruzione, rispetto ad alcuni finanziamenti accettati. La procedura coinvolge anche altre figure di rilievo, tra cui Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e attuale amministratore delegato della società energetica Iren, gli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli e Mauro Vianello, il consigliere di amministrazione di Esselunga spa, Francesco Moncada, e Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria.

Il presidente della Regione Liguria è stato arrestato con l’accusa di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio”, ha detto il procuratore capo di Genova Nicola Piacente, mentre il governatore ha risposto: “Siamo tranquillissimi”, replicando ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla bufera giudiziaria. L’indagine si concentra su presunti casi di corruzione che avrebbero coinvolto vari ambiti, inclusi aspetti legati alle campagne elettorali di Toti e alla gestione di pratiche portuali e amministrative regionali. In particolare, l’accusa sostiene che Toti abbia accettato tangenti in cambio di favori, come la concessione di spazi portuali all’azienda di Spinelli. L’importo totale dei finanziamenti contestati dovrebbe ammontare a 74.100 euro, distribuiti tra diversi periodi.

Gli altri soggetti coinvolti

Tra gli altri implicati, Signorini è accusato di aver accelerato la discussione per il rinnovo della concessione del terminal Rinfuse, ottenendo in cambio denaro contante e favori vari da Spinelli. Analogamente, anche Vianello è coinvolto nell’indagine, accusato di aver ottenuto favori in cambio di agevolazioni nell’ambito delle prestazioni della sua azienda. La vicenda coinvolge anche il capo di gabinetto di Toti, Cozzani, accusato di aver accettato finanziamenti in cambio di favori legati alla campagna elettorale. Si sospetta che ci sia stata una gestione sistematica di corruzione elettorale, coinvolgendo anche altre figure politiche locali. Le misure cautelari includono divieti temporanei di esercitare attività imprenditoriali e professionali, sequestri preventivi di beni e disponibilità finanziarie, e l’applicazione di custodie cautelari in carcere per alcuni degli indagati, tra cui Signorini.

Chi è Giovanni Toti

Il presidente della Regione Liguria è nato a Viareggio il 7 settembre 1968 ed è cresciuto a Marina di Massa. Giornalista, ha svolto la sua carriera a Mediaset, dal 1996, prima a Studio Aperto (di cui è diventato direttore) e poi del Tg4.

In politica, è stato vicino prima al Partito socialista e poi a Forza Italia, di cui è arrivato ad avere anche il coordinamento nazionale. Vicinissimo a Silvio Berlusconi, ha ricoperto la carica di europarlamentare, di consigliere politico ma poi nel 2019 ha tagliato i ponti e avviato una serie di iniziative politiche personali, collocate nel campo del centrodestra: Italia al Centro, Cambiamo! e Coraggio Italia. Nel 2015 viene eletto presidente della Regione Liguria. Ad agosto 2018 affronta le conseguenze del crollo del Ponte Morandi, una tragedia che ha provocato la morte di 43 persone e oltre 500 sfollati. e pochi giorni dopo il governo lo nomina commissario delegato all’emergenza. Nel 2020 l’investitura per il secondo mandato come presidente.

L’indagine

Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, l’indagine che ha portato all’arresto di Toti nasce da una costola di un altro fascicolo di La Spezia. L’indagine, inizialmente concentrata su ipotesi di corruzione elettorale, si è successivamente sviluppata su specifiche vicende riguardanti finanziamenti considerati illeciti per la compagine politica che fa riferimento al presidente regionale Giovanni Toti, erogazioni ritenute illecite di varie utilità in favore dell’ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, l’individuazione delle determinazioni sollecitate, promesse e/o adottate dagli indagati pubblici ufficiali a fronte dei finanziamenti e utilità ricevuti. Sono in corso perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica.

Fonte : Wired