Vedere il docufilm sui Beatles è come spiarli nella loro sala prove (dopo 50 anni)

Vera leggenda del mondo della musica, i Beatles tornano a far parlare di sé con l’uscita del documentario Let it Be su Disney+. Un docufilm che racconta un pezzo della loro storia musicale attraverso i loro successi e le loro più belle performance. Dopo 50 anni dall’uscita di questo film, diretto da Michael Lindsay-Hogg e debuttato per la prima volta nel maggio del 1970, nel pieno dello scompiglio per lo scioglimento dei Beatles, arriva sulla piattaforma di streaming la sua versione restaurata pronta a rievocare un pezzo di storia ormai parte dei ricordi di tutti. 

Let it be è un documentario come quelli che si facevano una volta e questo potrebbe rendere il film “pesante” per un pubblico più giovane ma molto interessante per un pubblico più adulto. Non c’è trama, non c’è racconto, non ci sono testimonianze. Ci sono solo loro, i Beatles che suonano, cantano, provano, si scambiano idee e, soprattutto, si immergono in quella musica che era non solo passione ma vita per ognuno di loro. 

C’è la Liverpool degli anni ’70, ci sono i fan, c’è Yōko Ono, i più grandi successi di questo gruppo, ma soprattutto ci sono John, Paul, George, Ringo e tutto quell’amore per la musica che trasudavano in ogni momento. 

Un documentario d’altri tempi che parla (solo) attraverso la musica 

Vedere dopo 50 anni il docufilm restaurato sui Beatles di Michael Lindsay-Hogg è come fare un tuffo nel passato ma più di ogni altra cosa, è come spiare, nella loro sala prove, quei quattro ragazzi che suonavano, cantavano e davano alla musica un nuovo stile unico e irripetibile. Vedere questo docufilm è come vivere un ricordo e testimoniare tutta la bellezza di un idillio musicale, prima che venisse rotto, e lasciarsi travolgere dalle emozioni che gli stessi Beatles provavano ogni volta che dalle loro bocche o dalle loro mani usciva anche solo una nota.  

Con Let it Be non aspettatevi un documentario come quelli a cui siamo abituati al giorno d’oggi perché ne resterete delusi, dopotutto, questo è un film degli anni ’70 ed è giusto che abbia mantenuto l’identità di quel periodo. Si tratta di un documentario che fotografa un pezzo di passato lasciandolo intatto, senza arricchirlo di montaggi avvincenti, voci narranti, senza voler a tutti i costi creare una narrazione moderna e con colpi di scena. No, Let it Be è solo musica e, forse, più che essere visto, questo docufilm andrebbe semplicemente ascoltato per rivivere le emozioni di un tempo andato e riscoprire la bellezza del repertorio musicale di un gruppo che ha fatto non solo la differenza, ma la storia. 

Voto: 6,5

Fonte : Today