Usare le zanzare maschio per ridurre il numero di zanzare: il caso di Los Angeles

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Il distretto che si occupa di monitorare la presenza di insetti vettori nella contea della California ha avviato un programma pilota che punta a eliminare le zanzare di Adaes aegypti rilasciando nuovi esemplari di zanzare maschi sterilizzati in laboratorio. Ecco come funziona la tecnologia impiegata.

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Eliminare le zanzare mettendo in circolazione altre zanzare. No, non è l’idea di un folle masochista, ma la strategia delle autorità di Los Angeles per contrastare la forte presenza delle zanzare Aedes aegypti nella città. In realtà il piano del Greater Los Angeles County Vector Control District – il distretto che si occupa di gestire la presenza di insetti vettori di malattie – è più complesso di così e fa riferimento a un’innovativa tecnologia di controllo della presenza di parassiti. Si tratta di un tema attuale anche in Italia, dove a metà aprile, dopo cinquanta anni di assenza, è stata rintracciata una specie di zanzara in grado di diffondere la malaria.

L’innovativa tecnologia che la città di Los Angeles ha deciso di sperimentare si chiama Sterile Insect Technique (SIT) e consiste nel rilasciare nell’ambiante nuovi esemplari di zanzare maschi allevati in laboratorio e sterilizzati attraverso radiazioni di raggi X. Gli esemplari maschi, che per natura non pungono e quindi non rappresentano un possibile veicolo di malattie per gli uomini, diventano in questo modo un’arma contro la loro stessa specie: le zanzare femmine che si accoppiano con questi esemplari sterili produrranno infatti uova non vitali, da cui non potranno nascere altri esemplari di zanzare.

Una nuova tecnologia contro le zanzare

Il distretto di Los Angeles ha lanciato un programma pilota per sperimentare l’effettiva efficacia di questa nuova tecnologia contro l’Aedes aegypti su un’area limitata della contea, quella del quartiere Sunlad-Tujunga, dove giovedì 1 maggio 2024 il distretto ha rilasciato circa 20.000 zanzare maschi allevate e sterilizzate con la speranza di vedere il numero dei nuovi esemplare diminuire nei prossimi mesi.

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Per questo il distretto nel prossimo mese intensificherà ancora di più l’operazione, rilasciando da 7 a 10 esemplari sterili per ogni esemplare maschio selvatico: questo significa anche un’immissione di 60.000 zanzare ogni settimana.

Secondo quanto riportato da media statunitensi, il programma pilota è costato al distretto circa 255.000 dollari dei quasi 25 milioni del suo budget annuale destinato alle misure di prevenzione e contrasto alle zanzare.

Perché le zanzare fanno così paura

“Un misura economica”, l’ha definita Susanne Kluh, direttrice generale del distretto, ma soprattutto necessaria per incrementare e rafforzare il piano di controllo delle zanzare Aedes aegypti, una specie non autoctona degli Stati Uniti, che però a partire dal 2011 si è diffusa in modo capillare nella contea di Los Angeles e più in generale in tutta la California.

Oltre a essere molto fastidiose – le Aedes aegypti pungono tutto il giorno – queste zanzare sono potenziali vettori di diverse malattie tropicali, come la febbre gialla, la dengue o la febbre chikungunya.

Inoltre, spiega il distretto specializzato nel controllo dei vettori, la diffusione di queste zanzare è molto difficile da limitare con le tradizionali misure di prevenzione e controllo anche per i loro elevati livelli di resistenza ai normali pesticidi. Inoltre è verosimile che con il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature saranno sempre più estesi gli habitat perfetti per la loro proliferazione. Questo è quello che è successo – ipotizza il distretto – nel ud della California e a Los Angeles.

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Fonte : Fanpage