Cade nel vuoto mentre lavora sul tetto di una villa: muore operaio di 59 anni

È una scia di lutti che non si arresta quelle delle morti bianche. Oggi, giovedì 2 maggio, a perdere la vita al lavoro è stato un operaio di 59 anni, originario di Catania. L’uomo è morto in un incidente sul lavoro avvenuto a Floridia, comune di oltre 20mila abitanti in provincia di Siracusa.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l’operaio era impegnato in una serie di lavori che stava effettuando in una villetta. Al momento dell’incidente si trovava sul tetto dell’immobile per delle operazioni di rimozione e sistemazione di pannelli quando sarebbe caduto nel vuoto. Gli inquirenti stanno ora cercando di verificare l’uomo sia stato colpito anche da qualcosa. 

“La strage continua. Ancora una vittima oggi in Sicilia, proprio quando commentiamo con sgomento i dati trimestrali Inail che dimostrano quanto siamo lontani dal nostro obiettivo, che e’ la nostra battaglia della vita: #Zeromortisullavoro”. Lo afferma su X Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, esprimendo “la rabbia e il dolore del sindacato delle Persone per l’incidente in un cantiere edile a Floridia nel quale è deceduto questo pomeriggio un operaio edile di 59 anni”. 

Quel che è certo è che, appena il giorno dopo il primo maggio, in appena 24 ore, tre operai hanno perso la vita in provincia di Napoli a a Siracusa, nei cantieri edili, e un altro un uomo è invece morto in Sicilia, mentre era alla guida del suo trattore.

Le reazioni politiche alle stragi quotidiane sul lavoro 

Per il sottosegretario al Mit, il ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, Tullio Ferrante, “la sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta, per questo come governo vogliamo continuare a rafforzare sempre più le misure a tutela dei lavoratori. Occorre un impegno congiunto e costante delle istituzioni affinché simili tragedie non possano ripetersi”.

Ma si moltiplicano gli appelli, soprattutto a sinistra. “Le imprese italiane – secondo il capogruppo in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, del Pd – devono capire che la sicurezza è un investimento, non un costo. Risparmiare sulla vita delle persone è una scelta criminale”. Analoghe le parole di Marco Sarracino e Guido Ruotolo, della segreteria nazionale del Pd, che chiedono più controlli e più formazione. “Siamo davanti a una strage – dice Ruotolo – che assume sempre più le dimensioni di una guerra”.

“Per fermare questa strage quotidiana non bastano più correttivi ma servono norme certe e stringenti, più controlli e risorse” afferma infine il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro –

Fonte : Today