Il sesso nei film? È diminuito, ma è sempre più esplicito

Viviamo un’epoca paradossale: l’impressione è che il sesso sia ovunque, al cinema, nelle serie, sui social, nei videogiochi e in tv, eppure la sua rappresentazione è sempre più scarsa soprattutto a livello quantitativo (ma molto si potrebbe dire anche del livello qualitativo). Non si tratta però di semplici impressioni: un recente articolo dell’Economist, infatti, cita uno studio di Stephen Follows, data analyst specializzato nell’industria cinematografica, il quale ha analizzato i film americani usciti dall’inizio del secolo, cioè negli ultimi vent’anni abbondanti, scoprendo che la quantità di scene erotiche è drasticamente diminuita. Rispetto al passato, infatti, il contenuto sessuale sul grande schermo è sceso del 40%, con la percentuale di titoli che non prevedono alcuna scena di sesso passata nello stesso periodo dal 20% al 50%.

C’è da dire che al contempo, però, le stesse scene di sesso si sono fatte molto più esplicite, basta pensare al pene in erezione di May December, al sesso nei bordelli di Povere creature! o al rapporto orale sanguinolento di Saltburn. La stessa ricerca mostra come, se nei blockbuster di Hollywood c’è stata una decrescita dei contenuti erotici, il livello di scene che riguardano parolacce, droghe e violenza è rimasto invece abbastanza stabile, anzi, con una leggera recrudescenza delle scene più violente.

Le ipotesi sui motivi

Come mai questa tendenza “censoria” solo sul sesso, dunque? Da una parte si può spiegare con il fatto che i filoni più in voga negli ultimi decenni, in particolare quello dei cinecomics, è di per sé scevro da momenti espliciti, mentre al contempo le sperimentazioni sessuali si sono trasferite, anche qui in modo decisamente più libertino, nel campo delle serie tv.

Ma ci potrebbe essere anche un fattore più prettamente generazionale: secondo un altro studio condotto nel 2023 dalla University of California, Los Angeles (UCLA) la tanto famigerata Generazione Z sarebbe in generale molto meno interessata al sesso, soprattutto alla sua raffigurazione in film e serie. Il 51% degli intervistati vorrebbe vedere sullo schermo più rappresentazioni di relazioni platoniche o amicali, mentre il 47,5% sente che le scene di sesso nei prodotti audiovisivi sono spesso superflue. Sempre una ricerca di Playboy del 2023 ha monitorato i film censiti sul database online IMDB, arrivando alla conclusione che il numero di pellicole dal 2010 a oggi che contengono scene di sesso è il più basso dagli anni Sessanta. Titoli molto espliciti usciti negli ultimi tempi, come Povere creature! e Saltburn appunto potrebbero rappresentare l’inizio di un’inversione di tendenza, ma per ora facciamo pochissimo sesso. Almeno al cinema.

Fonte : Wired