I migliori caricatori wireless per tenere sempre carico lo smartphone

(Ultimo aggiornamento: maggio 2024)

Per chi desidera avere una postazione domestica sempre ordinata e senza il fastidio dei cavi “volanti” sulla scrivania, i caricatori wireless rappresentano una scialuppa di salvataggio a cui aggrapparsi senza indugio. Progettati per dare nuova vita a tutti i dispositivi compatibili con la tecnologia Qi, siano essi smartphone, smartwatch oppure custodie per auricolari, risultano essere tanto pratici quanto efficaci, con un funzionamento elementare e una potenza in grado di garantire una ricarica veloce in tempi moderatamente brevi. Disponibili sul mercato in decine (per non dire centinaia) di varianti, con caratteristiche tecniche pensate per adattarsi a qualsiasi necessità, grazie a soluzioni di design che uniscono estetica e fruibilità, sono capaci di inserirsi discretamente in qualunque contesto domestico, fungendo anche da piccoli complementi d’arredo gradevoli nell’estetica.

Come funziona un caricatore wireless

I caricatori wireless sfruttano il principio dell’induzione elettromagnetica. Una volta collegato all’alimentazione elettrica, il caricatore genera una corrente che attraversa una bobina interna. Questa corrente crea un campo elettromagnetico intorno all’accessorio, che può essere rilevato da un ricevitore compatibile nelle vicinanze.

Il ricevitore contiene una bobina allineata con quella del caricatore, che sfrutta il campo elettromagnetico per generare un flusso di elettroni. Attraverso un circuito interno, questa attività viene convertita in energia elettrica, utilizzabile per ricaricare la batteria del dispositivo.

Come si usa la ricarica wireless

Vien da sé che non tutti gli smartphone o i prodotti elettronici siano compatibili con i wireless charger sul mercato. I gadget che possono essere ricaricati senza fili devono includere una bobina di ricezione, che nei telefoni è incorporata nel retro del dispositivo. In alcuni casi, questa funzionalità si può aggiungere a posteriori, ad esempio dotando il telefono di una speciale cover che integra una bobina all’interno della scocca e incanala l’energia verso la porta usb o lightning.

In entrambi i casi, i due dispositivi devono essere in contatto e ben allineati, poiché il potere di ricarica dell’induzione si affievolisce molto rapidamente con l’aumentare della distanza tra le bobine.

A cosa serve un wireless charger

I vantaggi nell’utilizzo di un caricabatterie wireless sono piuttosto ovvi: questi prodotti rendono la ricarica dello smartphone un gesto semplice, permettendo di saltare il noioso passaggio del cercare cavo e alimentatore da collegare al telefono. Posizionare un wireless charger sul tavolo della cucina, sulla scrivania o sul comodino fa sì che basti appoggiarci il telefono sopra distrattamente per ritrovarselo ben carico in poco tempo.

Fonte : Wired