Il nuovo algoritmo di Instagram penalizza gli account che ripostano contenuti non originali

Il nuovo algoritmo di Instagram cerca di mettere un po’ di ordine e meritocrazia nel selvaggio sottobosco dei contenuti consigliati favorendo chi quelle foto o quei video li ha realizzati. L’obiettivo dell’ultimo aggiornamento è infatti quello di premiare i creator originali e penalizzare al contempo tutte quelle pagine che non fanno altro che gonfiarsi di followers e mi piace ripubblicando il lavoro altrui, spesso senza nemmeno citarlo oppure direttamente spacciandolo per proprio.

La pagina Esplora di Instagram è quella contrassegnata dall’icona della lente di ingrandimento, perché non si limita a fungere da motore di ricerca, ma propone anche una collezione di foto e Reel video che possono aderire ai gusti personali, basandosi sullo studio delle preferenze, delle abitudini e sulle interazioni dei singoli utenti (con risultati non così coerenti, spesso). Capita a tutti di ritrovarsi in tale pagina una serie di post ripetuti e clonati, come per esempio meme divertenti oppure video di evoluzioni sportive o ancora sketch comici. Di solito compaiono sempre le solite pagine di aggregazione che talvolta aggiungono un link al creator o al profilo originale, mentre molto spesso si limitano a scaricare foto o video e a ripubblicarli, magari aggiungendo anche il proprio watermark (filigrana). Instagram sta combattendo da tempo questa pratica, così come quella di riproporre video creati da altre app ovvero Reel riciclati da clip di TikTok e con l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo ha raccontato anche come opererà.

I reposter seriali, come vengono definiti da Meta, verranno penalizzati dall’algoritmo di Instagram quando verranno rilevati contenuti riproposti per almeno 10 volte in 30 giorni. Quando succederà, le pagine non compariranno più nei raccomandati e in Esplora per un successivo mese, dopodiché verranno riabilitati fino a un’eventuale nuova infrazione. L’azione di penalizzazione non si concretizzerà se il contenuto è stato modificato in modo significativo (magari per parodie o analisi o commenti) né se intercorre un’autorizzazione di ripubblicazione tra una pagina e un’altra (per esempio per clip sportive su pagine localizzate in diversi linguaggi). Di più: il posto indebitamente occupato dai reposter sarà assegnato al contenuto originale da parte dei sistemi automatici di Instagram, così da dare il giusto merito e spazio al sole soprattutto ai piccoli creator, che otterranno una sorta di etichetta sul contenuto e riceveranno anche una notifica che li informa dell’azione.

Fonte : Wired