Giornata internazionale della danza, Nicoletta Manni: “Credere sempre nei propri sogni”

“La danza mi ha donato anche il carattere, mi ha aiutato ad essere quello che sono nella vita privata, mi ha insegnato a gestire anche i rapporti con gli altri. E’ un’arte che gioca un ruolo fondamentale nella formazione e nella crescita di un individuo anche se si fa solo per passione, per vivere quelle emozioni che solo la danza può regalare”.  Così Nicoletta Manni a Sky Tg24 in occasione della Giornata Internazionale della Danza che si celebra come ogni anno il 29 aprile. Una Giornata della Danza che vive per la prima volta da étoile, dopo la nomina arrivata lo scorso 8 novembre al termine di una recita di Onegin accanto a Roberto Bolle. Una proclamazione avvenuta, per la prima volta nella storia, sul palco della Scala.

Manni: “Credere sempre nei propri sogni”

Incontriamo Nicoletta Manni in occasione del Gala Fracci (VIDEO) in cui ha danzato la Luna, l’assolo creato da Maurice Béjart per Luciana Savignano, storica étoile della Scala e collega di Carla Fracci, e un estratto dalla Coppelia di Alexei Ratmansky con cui si è aperta la stagione in corso (VIDEO). E alla domanda su un messaggio étoile da mandare a chi spera di diventare un danzatore professionista risponde sorridendo: “Non so come potrebbe essere un messaggio da étoile…. quello che mi sento di dire è che è importante credere sempre nelle proprie passioni e lottare per arrivare al raggiungimento dei propri sogni. Si viva una volta sola, bisogna giocarsela tutta!”.

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Carla Fracci, alla Scala terza edizione del Gala per ricordarla. FOTO

Un esempio sul palco e nella vita

Il sogno di Nicoletta Manni è iniziato tanti anni fa quando, a 14 anni, venne presa alla Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala (VIDEO). Poi, a 22 anni, la nomina come prima ballerina e, dieci anni dopo, è arrivato il titolo di étoile, tanto raro alla Scala. Una carriera, la sua, costruita passo dopo passo che l’ha vista affermarsi subito per la sua tecnica forte e impeccabile a cui, nel tempo, ha saputo affiancare un’interpretazione sempre più matura e sincera. Merito della sua dedizione costante e continua alla danza, della serietà con cui ha sempre affrontato ogni ruolo, delle tante ore di studio, del non sentirsi mai arrivata e della consapevolezza della responsabilità di essere una danzatrice di riferimento del Teatro alla Scala. Un esempio per i giovani sul palco ma anche nella vita, per quell’amore genuino e anche un po’ da fiaba con il collega Timofej Andrijashenko, primo ballerino del Teatro alla Scala. Una storia, la loro, iniziata alla sbarra e in scena (FOTO). Poi la proposta di matrimonio a sorpresa al termine del passo a due di Romeo e Giulietta sul palco dell’Arena di Verona e, lo scorso, agosto, il matrimonio in Puglia.  

Fonte : Sky Tg24