La candidatura di Vannacci è sempre più un caso. Gelo di Giorgetti: “Non è della Lega”

Roberto Vannacci “non è della Lega”. Giancarlo Giorgetti non usa mezzi termini e a chi gli chiede un commento sulla candidatura del generale al Parlamento europeo risponde con una frase tranchant. Le dichiarazioni del ministro dell’Economia – e numero due del Carroccio – arrivano a fine giornata, a margine di un evento a Varese a sostegno della candidatura alle europee di Isabella Tovaglieri, e a poche ore dalle controverse dichiarazioni rilasciate dal generale a “La Stampa” (“Mussolini è uno statista” e “l’aborto non è un diritto”).

Lei, ha chiosato Giorgetti parlando di Tovaglieri, “è una candidata figlia di questa terra, che sente quello che pensa la gente e porterà in Europa il sano realismo e il sano pragmatismo della gente lombarda, che serve moltissimo a Bruxelles”. Ma i giornalisti lo incalzano: cosa pensa di quello che ha detto Vannacci? “Non condivido”, risponde seccamente Giorgetti.

I malumori nel partito per la candidatura del generale

Che la candidatura del generale non sia gradita a diversi dirigenti leghisti è ormai un fatto risaputo. Moltissimi parlamentari del Nord considerano l’arruolamento politico di Vannacci una mancanza di rispetto nei confronti di tanti militanti che si impegnano ogni giorno nelle sedi di partito. Una candidatura “calata dall’alto” e voluta fortemente da Matteo Salvini per frenare il calo nei sondaggi. Ma il partito ribolle.

Le frasi su Mussolini e i disabili

E le dichiarazioni rilasciate ieri dal generale non fanno che aumentare i malumori. Per Vannacci Mussolini “è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di ‘statista’ sul dizionario”. L’aborto è invece “un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere. Non credo che sia un diritto”. Non solo. Il generale ha lanciato anche l’idea di classi separate per gli alunni disabili: “Credo che delle classi con ‘caratteristiche separate’ – ha detto – aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare”. Per il generale non si tratta di discriminazione. “Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico”.

Le reazioni 

Parole che hanno suscitato lo sdegno della Cei (“stiamo portando le lancette della storia ai tempi bui”) e non sono piaciute neanche al ministro dell’Istruzione Valditara (già consigliere politico di Salvini) che ha ricordato come la Lega abbia messo in campo “politiche concrete a favore dell’inclusione degli studenti con disabilità”. Ancora più netta poi la presa di posizione  dalla senatrice della Lega Erika Stefani: “La persona con disabilità ha diritto di frequentare la scuola, ha diritto di crescere insieme con gli altri in un meccanismo dove la inclusione è un principio ed un obiettivo. Questo è quanto ci ha insegnato il mondo della disabilità, questo è quanto è previsto nella Convenzione Onu”.

Insomma, nel Carroccio tira aria di maretta. Tanto che prima degli interventi dei ministri, dal partito era arrivata una presa di distanza. Vannacci, viene puntualizzato da fonti della Lega, “è un candidato indipendente che potrà portare il proprio contributo e raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino della Lega. Salvini ha chiuso liste competitive, di alto valore dove, ovviamente, non mancano leghisti doc, europarlamentari uscenti ed esponenti della società civile, con un’ampia rosa di candidati”. E ancora: “In vista delle europee l’offerta politica” del partito di Salvini agli elettori “è seria e completa, all’insegna delle libertà e del desiderio di cambiare questa Europa”.
 

Fonte : Today