Alla scoperta del Club Brugge, prossimo avversario della Fiorentina in Conference League

Fondato alla fine del XIX secolo, il Club Brugge è a tutti gli effetti la seconda forza del calcio belga dopo l’Anderlecht, con i suoi 46 titoli in bacheca, l’ultimo dei quali alzato la scorsa stagione con la Supercoppa nazionale numero 17. Il club neroblù è tornato a primeggiare in patria soprattutto negli ultimi dieci anni, nel corso dei quali ha conquistato in cinque occasioni lo scudetto (tre volte consecutivamente tra il 2019 ed il 2022). Ora, con la partecipazione a questa Conference League, nelle Fiandre si vuol provare a colmare una lacuna, costituta dall’assenza di titoli continentali, nonostante in due circostanze la società di Bruges ci sia andata vicinissima. Ad impedire di coronare il sogno in entrambi i casi fu il Liverpool, che dopo essersi imposta nella finale andata-ritorno della Coppe Uefa 1975/76, sconfisse nuovamente il Club Brugge nella finalissima della Coppa dei Campioni due anni dopo, disputatasi a Londra e decisa dopo un’ora di gioco da un guizzo di Dalglish.

La politica societaria è incentrata sul lancio di giovani in prima squadra, conferendo alla rosa un giusto equilibrio tra linea verde ed esperienza. Una scelta ripagata anche dal bilancio, visto che nell’ultimo lustro le cessioni dei pezzi pregiati hanno portato in cassa quasi 200 milioni di euro: quella più fruttuosa, di Charles De Ketelaere al Milan per oltre 35 milioni, ma ben remunerate sono state anche le partenze del brasiliano Moraes all’Aston Villa e degli ivoriani Kossounou e Sylla a Leverkusen e Strasburgo. Questo senza intaccare la competitività, come dimostra il cammino in Pro League dove i neroblù stanno contendendo proprio all’Anderlecht il titolo nei play-off scudetto, anche grazie al cambio di passo arrivato a seguito dell’avvicendamento in panchina, con Nicky Hayen a rilevare l’esonerato Ronny Deila ed a presentarsi con un biglietto da visita di sei vittorie ed un pari nelle prime sette uscite.

L’elemento da tenere maggiormente d’occhio è senza dubbio l’attaccante brasiliano Igor Thiago, messosi in luce coi bulgari del Ludogorets ed esploso in Belgio (27 reti finora messe a segno in stagione), tanto da convincere il Brentford ad investire oltre 30 milioni di euro per aggiudicarsi le sue prestazioni a partire dal prossimo torneo. Le colonne sono l’esperto Mignolet tra i pali (dieci anni in Premier tra Sunderland e Liverpool) ma attualmente fuori per infortunio, il capitano e trequartista Hans Vanaken già in doppia cifra per gol e assist e nella rosa del Belgio ai Mondiali di Qatar 2022, ed il centrale Brandon Mechele, anche lui con oltre 400 gettoni nel club neroblù. Nell’economia del gioco dei belgi importanti anche Vetlesen a centrocampo (ultimamente rientrato nel giro della selezione del suo paese) e la punta spagnola Ferran Jutglà, visto all’opera nella Liga a Barcellona, sia in blaugrana che nell’Espanyol. Potrebbe invece non essere presente nel doppio confronto l’ex Bologna Andreas Skov Olsen, protagonista di un’annata da incorniciare con 23 centri (record personale in carriera), ma fermo da inizio aprile.

Fonte : Today