Corteo 25 aprile, Sala e Anpi: “Partecipazione archivierà polemiche”. Forse sul palco Antonio Scurati

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I Giovani Palestinesi annunciano che “prenderanno” Piazza Duomo. Il sindaco Sala: “Le polemiche ci sono tutti gli anni, ogni anno sembrano sempre più importanti, più gravi, ma lo spirito del 25 aprile non cambia”. Al corteo ci sarà Antonio Scurati, forse leggerà il suo monologo dal palco.

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Una vigilia del 25 aprile piena di polemiche anche quella di questo 79° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, polemiche che anche quest’anno i molti si augurano verranno superate dalla protagonismo e dalla partecipazione democratica di decine di migliaia di uomini e donne che sfileranno nel nome dei valori della Resistenza e della Costituzione. A Milano il corteo più grande e significativo. Convocato dall’Anpi con le associazioni dei deportati, vedrà la partecipazione di tanti rappresentanti delle istituzioni, partiti e esponenti politici, dei sindacati e delle associazioni. Ci sarà anche come ogni anno la Brigata Ebraica, e ci saranno le sigle di solidarietà con la Palestina che da mesi manifestano contro la guerra a Gaza. L’Anpi, da parte sua, ha inserito al richiesta di un “cessate il fuoco” nella piattaforma del corteo che ha al centro la parola pace.

Sala: “Non basta dichiararsi antifascisti, bisogna esserlo”

Chi non sembra preoccupato delle polemiche della vigilia è il sindaco Giuseppe Sala. “Le polemiche ci sono tutti gli anni, ogni anno sembrano sempre più importanti, più gravi, ma lo spirito del 25 aprile non cambia: è comunque una festa, la festa della Liberazione e non della libertà come qualcuno vuole far credere, ma che noi dobbiamo e vogliamo festeggiare”, ha dichiarato nel corso delle celebrazione in largo dei Caduti Milanesi. Presente anche il vicepremier e ministro Matteo Salvini.

E proprio al leader leghista erano rivolte le dichiarazioni del sindaco di Milano sul senso dell’antifascismo oggi: “Secondo me ormai è diventata una semplificazione dichiararsi antifascisti, bisogna fare anche di più visto il momento delicato. Perché dichiararsi è facile, ma se vuoi essere antifascista, per esempio, non devi frequentare in Europa persone e sistemi che invece al fascismo sono vicini eccome”. E alla domanda se ci sono esponenti di centrodestra che non si risconoscano nella parola antifascismo risponde così: “Non è che non la riconoscano perché non è tanto dichiararsi antifascisti, ma esserlo”.

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Giovani Palestinesi: “Prendiamo noi Piazza Duomo”

I Giovani Palestinesi intanto, con alcune sigle della sinistra radicale e dell’antagonismo, hanno annunciato che si posizioneranno in Piazza Duomo. “Vogliamo riprenderci questa piazza e riprenderla sul serio, non in modo performativo per questo abbiamo deciso di organizzare un momento di lotta che si terrà in piazza Duomo alle 13:30”, hanno dichiarato. “Noi non sottostiamo al Pd e ai sionisti: portiamo la Palestina in piazza Duomo”, hanno spiegato lamentando come lo spezzone delle realtà palestinesi sia stato collocato in fondo al corteo e non sia stato loro accordato un intervento dal palco.

Scurati in piazza, forse parlerà dal palco

“Che la politica si interessi al 25 Aprile è una buona cosa, l’importante è che venga riconosciuto il suo valore, cosa che purtroppo non vedo e non sento”, così il presidente dell’Anpi di Milano Primo Minelli, dopo aver deposto una corono di fiori a Palazzo Marino nella sede del comune. “Molti ministri non riconoscono tutt’ora il 25 aprile, sento dire che il 25 aprile è divisivo. Siamo nel 2024, divisivo rispetto a cosa? Non si capisce – ha aggiunto -. Tenendo conto che la Resistenza l’hanno fatta tutte le forze politiche, la Costituzione l’hanno votata tutti tranne il Movimento sociale”. A Palazzo Marino presente anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: “Mi aspetto una giornata di unità, di festa, di gioia anche perché quando si celebra il ritorno della libertà e della democrazia bisogna tutti insieme gioire senza fare polemiche”. E a chi gli ha fatto notare le parole dell’Anpi sui ministri che faticano a dirsi antifascisti, ha risposto così: “C’è sempre chi vuole fare polemica, lasciamo le polemiche al loro destino”.

“Il nostro slogan principale, come ho sempre detto, è ‘Viva la Repubblica antifascista’. Ovviamente è una festa ma con il clima generale si fa fatica a immaginare una festa, quindi lo striscione che abbiamo preparato “Cessate il fuoco ovunque”, è uno striscione che tenta di dare una risposta di pace a un problema di guerra che è aperto. Alla fine la Resistenza è stata guerra alla guerra”, ha ribadito poi Minelli dell’Anpi.

Al corteo oggi ci sarà anche lo scrittore Antonio Scurati che, dopo il caso della censura in Rai del suo monologo sull’antifascimo, forse parlerà dal palco ma gli organizzatori hanno chiarito che non c’è ancora nulla di stabilito. I piazza tra i vari esponenti politici anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.

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Fonte : Fanpage