Videogiochi per il 25 aprile, i migliori titoli che vale la pena riscoprire in occasione della Festa della Liberazione

I videogiochi possono rivelarsi un potente mezzo di espressione, anche per commemorare il 25 aprile – giorno in cui in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal nazifascismo. Del resto, la Seconda Guerra Mondiale è uno degli scenari storici più frequenti nei videogiochi. Tuttavia, molto spesso viene declinata da una prospettiva tipicamente statunitense, per non dire hollywoodiana. Giochi cinematografici come Call of Duty riproducono su schermo un conflitto spettacolarizzato e adrenalinico, focalizzato sugli Alleati che trionfano sulla Germania nazista o sul Giappone fascista. La realtà storica è però ben più complessa, dato che abbraccia attori spesso esclusi dalla narrazione dominante, come il regime fascista di Mussolini e le Resistenze europee che si sono opposte al nazifascismo, inclusa quella italiana.

Negli ultimi anni le cose sono parzialmente cambiate: il panorama videoludico – e in particolare modo quello delle piccole produzioni – ha partorito videogiochi in grado di cambiare la narrazione della Seconda Guerra Mondiale, mettendo al centro, affianco ai soldati specializzati, civili e partigiani. Il risultato è un corollario di storie, ciascuna delle quali racconta a modo proprio gli eventi del conflitto più brutale che l’umanità abbia mai conosciuto finora. Un viaggio in prima persona nelle vite immaginarie di chi ha lottato per il bene della libertà.

Come li abbiamo scelti

Data la premessa sulla narrazione della Seconda Guerra Mondiale, nel raccogliere i 10 videogiochi per il 25 aprile della gallery che segue ci siamo concentrati su titoli che parlano del conflitto e della lotta contro il nazifascismo da una prospettiva diversa dal mainstream videoludico, riuscendo a trattare tematiche come la Resistenza, l’oppressione dittatoriale e la guerra stessa con una certa sensibilità. Questo non si traduce per forza in un attento rigore storico, o almeno non per forza. Non a caso, nella gallery, ci sono anche titoli distopici, futuristici o post-apocalittici, come ad esempio Wolfenstein o Umurangi Generation, che riescono a far emergere una potente critica al nazifascismo e alla sua eredità. C’è poi chi ricorre a una scrittura attenta e profonda, chi all’esagerazione e all’azione più spericolata, ma il succo non cambia. Il risultato è una selezione composta da videogiochi più o meno recenti, molto diversi tra loro per anno d’uscita, meccaniche di gioco e ambientazioni, per un viaggio nell’Europa (e non solo) dilaniata dai totalitarismi di Hitler e Mussolini.

Gli altri consigli di Wired

Non solo divertimento, dunque. I videogiochi possono rivelarsi strumenti interessanti per riflettere su questioni di varia natura che riguardano l’umanità; per questo, oltre ai videogiochi per il 25 aprile, consigliamo di dare un’occhiata anche alla gallery sui videogiochi che affrontano il tema del lutto e a quella dedicata ai videogiochi strappalacrime. Per una panoramica più ampia sul mondo videoludico, invece, vi rimandiamo infine alla nostra selezione dei migliori videogiochi del 2024.


Fonte : Wired