Scontri al corteo degli studenti pro-Palestina: feriti 7 agenti e alcuni manifestanti

Sette poliziotti contusi e alcuni manifestanti feriti. È il bilancio del corteo di studenti in sostegno dalla causa palestinese che questa mattina, martedì 23 aprile, si è snodato nelle vie del centro storico di Torino. Alcuni studenti avrebbero infatti tentato di sfondare i blocchi predisposti dalle forze dell’ordine per raggiungere il castello del Valentino, dov’è in corso la conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli con l’annunciata presenza di numerosi ministri. Lo rende noto la questura di Torino.

La manifestazione, scandita da slogan come “fuori i sionisti dall’università”, “basta guerra in Palestina” e “Palestina libera”, ha attraversato il centro della città. Qualche momento di tensione si è verificato anche quando i manifestanti hanno lanciato uova, acceso fumogeni e tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine che li hanno respinti con gli scudi. Al termine della manifestazione trenta persone sono state identificate

“Sette agenti contusi: è questo il bilancio di ciò che sta accadendo in queste ore a Torino, un epilogo scontato dell’insofferenza verso le Forze dell’ordine che in quest’ultimo periodo sta crescendo in tutto il Paese” commenta Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, in riferimento alle tensioni tra Polizia e collettivi universitari in corteo nel capoluogo piemontese. “Oltre a esprimere tutta la nostra solidarietà verso i colleghi della questura di Torino e dei Reparti mobili – prosegue Pianese – non possiamo far altro che sottolineare quanto questi sedicenti manifestanti nella maggior parte dei casi scendono in piazza non per un ideale, ma alla spasmodica e continua ricerca dello scontro con chi rappresenta lo Stato. Vieppiù: nel corteo si sono infiltrati anche numerosi militanti del centro sociale Askatasuna che, travestendosi da manifestanti, hanno aizzato la folla contro la Polizia, inscenando una vera e propria guerriglia urbana, e hanno messo a rischio l’incolumità non solo dei poliziotti che sono lì per tutelare l’ordine pubblico ma anche di tutti i cittadini”.

Sul corteo è intervenuto anche il ministro degli Esteri Tajani che ha stigmatizzato l’accaduto: “Ognuno ha il diritto di manifestare ma esprimo anche la mia solidarietà alle forze dell’ordine perché si può manifestare a favore di chiunque o contro chiunque purché si rispettino sempre le regole. Insultare carabinieri, poliziotti, finanzieri è inaccettabile. Si manifesti sempre nel rispetto delle regole”.

Ma, al di là delle dichiarazioni ufficiali, la tensione tra studenti e forze dell’ordine rimane alta dopo gli scontri di Pisa dello scorso 26 febbraio e di Roma di qualche giorno fa. E la sensazione è che non ci sia nessuno pronto, al momento, a smorzare i toni di uno scontro che sta diventando sempre più strisciante. 

Fonte : Today