La Cina sprofonda: tutta colpa della subsidenza, di cosa si tratta

Le città cinesi sprofondano lentamente, ma a un ritmo costante. Da Pechino a Guangzhou, da Shanghai a Tianjin, le grandi metropoli cinesi si inabissano a causa dell’eccessivo pompaggio di acqua del sottosuolo. La superficie cede, pressata anche dai grattacieli e dalle conseguenze dell’urbanizzazione. Insomma, la terra sta sprofondando sotto i piedi di milioni di cinesi, esponendo le aree costiere della Cina a rischio di inondazioni e di innalzamento del livello del mare.

La subsidenza: cos’è e da cosa viene provocata

È l’allarme lanciato da oltre 50 scienziati di istituti di ricerca cinesi nelle 82 principali città della Repubblica popolare, contenuto in uno studio pubblicato sulla rivista Science, che evidenzia come quasi la metà delle aree urbane cinesi, che ospita 270 milioni di persone (circa il 29 per cento della popolazione del Paese), sprofonda di circa 3 millimetri ogni anno. Allo stesso tempo, 67 milioni di persone vivono su terreni che annualmente cedono di 10 millimetri.

Gli autori stimano che circa un quarto del territorio costiero cinese sarà sotto il livello del mare nei prossimi cento anni in gran parte a causa della subsidenza, quel fenomeno che si riconosce nell’abbassamento del suolo che può essere legato a cause naturali o a dannose politiche ambientali.

In Cina – come anche in altri Paesi – è frequente il ricorso all’estrazione delle acque sotterranee. Secondo i ricercatori, nelle città cinesi si sta pompando acqua dalle falde acquifere sotterranee più velocemente di quanto possa essere reintegrata, aggravando una situazione già critica di suo a causa della siccità alimentata dai cambiamenti climatici. Quindi, un pompaggio eccessivo abbassa la falda freatica e fa affondare il terreno sovrastante. C’è poi la pressione esercitata delle città stesse. Il suolo può compattarsi a causa del peso dei sedimenti che si accumulano nel tempo e delle pesanti costruzioni che premono sul terreno, provocando il costante sprofondamento del terreno.

Cosa possono fare i governi?

Questa è la prima volta che gli scienziati hanno utilizzato dati satellitari per misurare sistematicamente quanto le città stiano affondando in tutta la Cina, valutando i cambiamenti avveunti tra il 2015 e il 2022. Misurare quanto le aree urbane stiano affondando può aiutare gli ingegneri e i funzionari governativi a rallentare o persino prevenire il fenomeno. Per esempio, se la causa della subsidenza è da riconoscersi nell’eccessiva estrazione delle acque sotterranee, i governi locali possono vietarne la pratica. In alcuni casi, è anche possibile pompare nuovamente l’acqua nel terreno per sostenere il terreno caduto.

Poiché il rischio di disastro ambientale è alto, il governo cinese ha già preso dei provvedimenti per arginare gli effetti del fenomeno dell’inabissamento delle città. In alcune aree costiere della Cina, il governo di Pechino ha già predisposto una protezione fisica dal rischio di inondazioni, come a Shanghai, dove sono state costruite dighe alte diversi metri. C’è poi una pesante repressione legislativa: Pechino ha introdotto delle leggi severe per controllare e frenare il pompaggio delle acque sotterranee negli ultimi anni. Basteranno questi strumenti per evitare una catastrofe ambientale?

Fonte : Today