TikTok Lite, l’app che paga gli utenti per usare il social, finisce nei guai

TikTok ancora nei guai in Europa. Questa volta la piattaforma finisce nel mirino dei regolatori per l’app watch-and-get-rewarded TikTok Lite, lanciata in Francia e in Spagna per spingere gli utenti a trascorrere più tempo sulla piattaforma utilizzando un sistema di premi come buoni Amazon, carte regalo PayPal e simili. Più nello specifico, l’applicazione premia gli utenti per attività come guardare video, mettere “mi piace”, seguire i creator o invitare gli amici a iscriversi. Ed è proprio questo a preoccupare le autorità europee, che temono che Lite possa rendere i bambini dipendenti da TikTok, più di quanto non siano già ora.

Proprio per questo, la Commissione Europea ha chiesto a ByteDance, la società madre dell’app, di fornire “maggiori dettagli” riguardo alla nuova iniziativa messa in atto in Francia e in Spagna nel corso di questo mese. In particolare, le autorità competenti sono interessate a indagare soprattutto “il potenziale impatto del nuovo programma task and reward Lite sulla sicurezza dei minori e sulla salute mentale degli utenti, soprattutto in relazione alla potenziale stimolazione di comportamenti di dipendenza”. Pertanto, hanno dato a TikTok 24 ore ore di tempo per rispondere alle domande sulla valutazione dei rischi, accettando di ricevere ulteriori informazioni sull’iniziativa entro e non oltre il 26 aprile.

Dal canto suo, la piattaforma si è detta più che disposta a esaudire le richieste delle autorità europee. “Siamo già stati in contatto diretto con la commissione per quanto riguarda questo prodotto e risponderemo alla richiesta di informazioni”, ha riferito un portavoce di TikTok qualche ora dopo l’avvio delle indagini, precisando che il sistemi di premi è riservato esclusivamente agli utenti maggiori di 18 anni, a cui è richiesta la verifica dell’età. Eppure, questo non sembra bastare alle autorità europee, che temono che la nuova mossa di TikTok possa soltanto peggiorare la salute mentale dei più giovani, già fortemente dipendenti dallo smartphone e dalle piattaforme.

Fonte : Wired