Ilaria Salis sarà candidata alle europee con Avs: “Siamo d’accordo anche con il padre”

Prima l’indiscrezione, poi la netta smentita e infine, quasi a sorpresa, la conferma. Ilaria Salis sarà candidata alle prossime elezioni con Avs, l’alleanza Verdi Sinistra. “Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis (il papà di Ilaria) ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee”. Lo affermano in una nota congiunta i due leader Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. 

 “In queste ore – spiegano Fratoianni e Bonelli – i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi”.

L’idea è che intorno alla candidatura di Ilaria Salis “si possa generare – proseguono i due esponenti di Avs – una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri. Il nostro è un gesto che può servire a denunciare metodi incivili di detenzione, soprattutto verso chi è ancora in attesa di un giudizio”. 

In tal modo Europa Verde e Sinistra Italiana “intendono portare nel futuro Parlamento europeo – concludono – iniziative legislative per la salvaguardia dei diritti delle persone coinvolte in procedimenti penali in tutti i paesi dell’Unione”. I leader di Avs rendono noto che nei prossimi giorni verrà convocata una conferenza stampa. 

Perché se venisse eletta Ilaria Salis potrebbe avere l’immunità

Ilaria Salis è detenuta da oltre un anno in un carcere di massima sicurezza in Ungheria perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti nel corso di una manifestazione a Budapest l’11 febbraio 2023. Un’eventuale elezione al parlamento Ue permetterebbe a Salis di godere dell’immunità parlamentare concessa ai deputati europei. 

Gli eurodeputati, infatti, da regolamento “non possono essere arrestati o sottoposti a restrizioni della loro libertà per tutta la durata del mandato, tranne nel caso in cui vengano fermati in flagranza di reato, cioè mentre lo stanno commettendo”. C’è poi un protocollo, entrato in vigore nel 2004, che stabilisce che “i parlamentari che si trovano sul territorio di un altro Stato membro non possono essere detenuti né essere oggetto di procedimenti giudiziari”. Spetta a una commissione ad hoc valutare, previa richiesta del giudice che ha in mano il procedimento, se bloccare ogni tipo di indagine o azione legale, o se concederla solo parzialmente, permettendo al processo di andare avanti.

Meloni: “Politicizzare non aiuta”

Prima che la candidatura di Salis venisse ufficializzata sulla vicenda si era espressa anche Giorgia Meloni: “Non so se” Ilaria Salis “si candiderà, ho letto delle ricostruzioni che però sono state smentite, ma” la sua eventuale discesa in campo per le europee “non cambia nulla rispetto al lavoro che sta facendo il governo” riguardo alla sua detenzione, “verrà garantita comunque come è giusto”.  “La politicizzazione della vicenda – ha aggiunto la presidente del consiglio -, come ho già detto in passato, non so quanto possa aiutare il caso in sé”, ma “le scelte personali di Salis non mi permetto di giudicarle”. 

Fonte : Today