ChatGPT dentro le orecchie: la sorpresa bella dei nuovi auricolari Nothing Ear ed Ear A

Niente più numeri, sigle o altre parole a distinguerli uno dall’altro: solo Ear per quelli più costosi e performanti ed Ear A per quelli meno costosi. Esattamente come Phone 2 (che provammo lo scorso luglio) e Phone 2A (il nostro test).

Nothing, l’azienda co-fondata da Carl Pei e David Sanmartin Garcia che negli ultimi anni ha sfornato alcuni fra gli smartphone Android più convincenti, ha scelto di usare la medesima denominazione dei telefoni anche per i suoi nuovi auricolari. Che si chiamano appunto Ear ed Ear A (che sarebbe fra parentesi ma non importa).

L’intelligenza artificiale a portata di mano

Al di là delle caratteristiche tecniche (più sotto), è soprattutto una la feature che ci ha più colpiti durante la nostra breve presa di contatto e che è comune a entrambi i dispositivi: Nothing ha stabilito un accordo con OpenAI per integrare ChatGPT negli auricolari e anche nel sistema operativo dei suoi telefoni, con l’idea di “offrire agli utenti un accesso istantaneo a questa potente tecnologia direttamente dai device che utilizzano di più”. Cioè appunto gli auricolari e gli smartphone.

Con l’ultima versione di Nothing OS e con l’app di ChatGPT installata, si può pizzicare la parte tattile degli auricolari per avviare una conversazione con la più nota fra le intelligenze artificiali conversazionali. Questa cosa ci è piaciuta sia perché funziona bene sia perché è la conferma dell’attenzione della compagnia verso il mondo delle IA, dopo l’accordo con Perplexity AI (qui la nostra prova) per usarne il motore di ricerca smart sul Phone 2A. Da Nothing hanno anche anticipato l’intenzione di “migliorare la user experience dei nostri smartphone” incorporando punti di accesso a livello di sistema a ChatGPT, per esempio nella condivisione di screenshot e nei widget.

Gli auricolari Nothing Ear A e la confezione dei Nothing Ear
La custodia ricaricabile dei nuovi auricolari Nothing Ear A

Nothing Ear ed Ear A, prezzi e disponibilità in Italia

Sviluppati come evoluzione dei precedenti Ear 2, i Nothing Ear mantengono ovviamente il design trasparente che è diventato sinonimo dell’azienda di Carl Pei, mentre gli Ear A sono disponibili anche in un inedito colore giallo. Entrambi i nuovi dispositivi supportano la cancellazione attiva del rumore sino a 45 dB e hanno sostanzialmente specifiche simili quanto a resa audio, con driver da 11 millimetri e 3 microfoni in ogni singolo auricolare.

Gli Ear, che sono più costosi, si differenziano soprattutto perché supportano il codec LHDC per l’audio a bassa latenza, hanno un equalizzatore più completo ed evoluto che permette anche la creazione di profili di ascolto personalizzati, hanno una migliore resistenza ad acqua e polvere e la custodia è ricaricabile anche in modalità wireless e non solo cablata. Con un orecchio non particolarmente allenato, comunque, non si percepiscono sensibili differenze durante la riproduzione della musica fra un prodotto e l’altro.

Già disponibili in preordine sul sito di Nothing, gli auricolari Ear ed Ear A hanno rispettivamente un prezzo di 149 e 99 euro.

@capoema

Fonte : Repubblica