Dopo l’attacco iraniano contro Israele del 13 aprile, l’escalation del conflitto in Medioriente sembra inevitabile. Alon Bar, ambasciatore israeliano in Italia, a Sky TG24 ha espresso il punto di vista del suo Paese, affermando che “finché non troveremo un modo di fermare l’Iran il rischio di escalation continuerà ad esistere”. “La Guardia iraniana – ha aggiunto l’ambasciatore, riferendosi ai soldati rimasti uccisi nell’attacco a Damasco dello scorso 1 aprile – è coinvolta negli attacchi contro Israele, quindi deve essere trattata come organizzazione terroristica. I missili e i droni che vengono usati contro Israele sono gli stessi che vengono usati anche in Ucraina e in altri posti. Quindi è troppo presto per parlare di una de-esclation, finché non continueremo a porre una pressione per fermare questi attacchi contro Israele”.
“Iran dietro minacce ad ambasciate, anche in Italia”
“Non è una buona idea dire al nemico cosa faremo” per rispondere agli attacchi contro Israele, “ma finché non troveremo un modo di fermare l’Iran il rischio di escalation continuerà ad esistere”. Per l’ambasciatore Alon Bar la minaccia iraniana è alta e non coinvolge solo il Mediorinte. “Ci sono minacce contro le ambasciate israeliane nel mondo, anche in Italia. E abbiamo indizi sul coinvolgimento dell’Iran”, ha detto, aggiungendo che Israele “condivide le informazioni” con le varie polizie locali. “Siamo preoccupati per i diplomatici e per i cittadini israeliani. E siamo grati alla polizia italiana che fa tutto il possibile per garantire la sicurezza degli israeliani”, ha concluso. Nei giorni scorsi l’ambasciata israeliana a Roma era stata chiusa per motivi di sicurezza.
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Fonte : Sky Tg24