Flower Up, l’empatia sboccia nell’opera di Emiliano Ponzi

Dal tunnel al “Giardino delle meraviglie”, dove sboccia l’empatia e il sentire comune. Così, come un viaggio metaforico ma anche sostanziale, si presenta al pubblico l’installazione unica e site-specific Flower Up di Emiliano Ponzi, che dal 15 al 21 aprile accoglierà i visitatori nel (temporaneo) glo Hub di Via Statuto 2, a Milano, nell’ambito del Fuorisalone.

Dopo aver percorso un tunnel dove sagome, cromie e petali si manifestano in digitale, i visitatori sbucano in un giardino nascosto, interno, lontano dalla frenesia, dove l’opera, un albero con fiori e petali colorati, si impone subito alla vista.

L’installazione di Ponzi è un nuovo capitolo del progetto artistico itinerante “glo for art” promosso dal brand di BAT Italia, che punta a promuovere un’arte accessibile a tutti e che resta poi a disposizione della collettività. Per questo capitolo, glo for art ha coinvolto Emiliano Ponzi, illustratore e visual artist italiano tra i più riconosciuti, attualmente di stanza a New York: le sue illustrazioni sono state ospitate dai più importanti giornali del mondo (The New York Times, Le Monde, Washington Post) e i suoi lavori accolti in altrettanto rinomati contesti espositivi dagli Stati Uniti alla Corea, dalla Francia alla Germania (e naturalmente nel nostro Paese).

Il visual dell’installazione di scena a Milano, come spiegato dall’artista, “rappresenta un auspicio. Quello di seminare condivisione perché condividere è il miglior modo per sviluppare empatia.

L’obiettivo più generale del progetto di glo, come spiegato alla presentazione da Fabio De Petris, amministratore delegato di BAT Italia, è di offrire “un’arte capace di aprire un dialogo con il pubblico generalista” ma garantendo anche a quello più tecnico ed esperto una qualità progettuale di alto livello. Agli artisti viene dato un brief invece “abbastanza libero, per dare loro la possibilità di reinterpretare a modo loro i valori della marca, una chiave di lettura unica e non ingabbiata in schemi troppo forti che l’industria vuole imporre”.

Lo conferma a Wired anche l’artista, Emiliano Ponzi, che spiega in che punto si colloca la creazione realizzata su commissione di glo rispetto alla sua produzione più generale: “Devo dire che glo è stato mecenate dell’arte, è un’opera su committenza nell’accezione più ampia del termine. La committenza, di solito, è anche molto prescrittiva e non è stato questo il caso, ci tengo a precisarlo, perché non tutti i committenti danno così tanta libertà. Flower Up è un è un’installazione che racconta della possibilità di contagiarsi positivamente attraverso la vicinanza a una persona positiva e come questa attitudine si propaga attraverso una moltiplicazione. Quello che a me interessa, nel mio percorso, è una grande onestà e una grande volontà di esplorare le diverse possibilità che il mondo di oggi ci offre. La mia è una carriera che nasce come quella di illustratore, lavorando per i magazine, per la pubblicità, ma è passata per la realtà aumentata, per la realtà virtuale, per la pittura -con le mostre che ho fatto nel 2023 a Milano e quelle che farò nel 2024 a New York e a Shangai – per la scultura e anche per la videoarte come nel caso dell’installazione immersiva che c’è all’ingresso. Credo che l’arte non si può scindere dall’evoluzione dell’essere umano come persona che cresce e che ha voglia di esplorare il mondo e le diverse facce che l’arte ha”.

Fonte : Wired