Isabella a 17 anni ottiene un trapianto di cuore: “Non solo mi ha cambiato la vita, me l’ha proprio ridata”

video suggerito

Nella Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, una ragazza di 17 anni racconta il trapianto di cuore che le ha salvato la vita.

0 CONDIVISIONI

Isabella è una ragazza della provincia di Milano e compirà 18 anni fra poco meno di un mese, ma – come dice lei stessa – è nata due volte: la seconda quando, la scorsa estate, ha ricevuto un trapianto di cuore. Nel 2020 le è, infatti, stata diagnosticata una cardiomiopatia dilatativa, probabilmente a causa di una mutazione genetica. Ora, però, ha ottenuto un cuore nuove e dice: “Questa cosa non solo ha cambiato la vita, me l’ha ridata proprio”.

La diciassettenne, che è uscita dall’ospedale lo scorso autunno, racconta la sua storia a La Repubblica in occasione della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti: “Nel 2023 sono stata ricoverata da gennaio a maggio, e a marzo mi sono aggravata tantissimo, con un arresto cardiaco a seguito di uno scompenso. Sono stata una settimana in terapia intensiva”.

Poi la situazione sembrava stabilizzata, ma restava comunque necessario il trapianto di cuore. E ovviamente Isabella era in lista d’attesa. “Ad agosto, però, gli esami hanno evidenziato una sofferenza del ventricolo destro, e quindi è stata ricoverata di nuovo”, aggiunge la madre. La preoccupazione era massima, fino a inizio settembre.

Leggi anche

La coppia di infermieri che ha salvato un uomo in metro: “Ecco perché il nostro è il lavoro più bello del mondo”

Un giorno – racconta di nuovo la ragazza – “mi era appena arrivata la cena quando sono arrivati in camera e mi hanno detto ‘non mangiare nulla, forse ci siamo’. Ero contenta, ma anche spaventata: fino a quando non mi hanno portato in sala, non ci ho creduto”. E invece il cuore per lei era effettivamente arrivato.

Il trapianto è andato bene: il corpo non l’ha rigettato e, dopo appena due giorni di terapia intensiva, è stata trasferita in reparto. Dopo un paio di mesi è stata dimessa. “La prima cosa che ho fatto – racconta – è stata tornare a scuola. Sono andata a salutare i miei compagni e ho capito che, adesso, anche io potevo ricominciare”. Proprio grazie a quella donazione che rientra fra quelle di cui oggi si celebra la giornata nazionale.

0 CONDIVISIONI

Fonte : Fanpage