The Beatles: il giorno in cui John Lennon chiese a Eric Clapton di prendere il posto di George Harrison

C’è un assolo di chitarra misterioso che è entrato nella storia del rock come uno dei momenti più alti della musica inglese, l’incontro perfetto tra il blues e il rock trasformato in opera d’arte, tra la profondità emotiva e l’autenticità e il puro genio: è l’assolo di Eric Clapton in While My Guitar Gently Weeps, capolavoro di George Harrison registrato dai Beatles sul White Album nel 1968. Una collaborazione misteriosa perché il nome di Eric Clapton non compare nei credit dell’album. George Harrison scrive While My Guitar Gently Weeps al ritorno dal viaggio dei Beatles in India, basandosi sul libro di filosofia orientale I Ching e all’idea che tutto sia interconnesso, al contrario della visione occidentale per cui le cose sono spesso frutto di coincidenze.

È un brano che rappresenta la sua ricerca spirituale, che antepone alla carriera stessa dei Beatles. I Beatles registrano varie versioni del pezzo ad Abbey Road, compresa una versione acustica fatta da solo da Harrison con una Gibson J-200 che viene pubblicata sulla Anthology. Il 6 settembre, durante un viaggio in macchina nel Surrey, George Harrison chiede a Eric Clapton di andare con lui in studio e registrare un assolo. “Non volevo farlo” ha raccontato Clapton, “Nessuno ha mai suonato in un disco dei Beatles tranne i Beatles”. Harrison gli presta Lucy, la Gibson Les Paul (che gli ha regalato lui stesso) e Clapton lascia il segno con un assolo pieno di sentimento blues. “Sapevo che George era contento, l’ha ascoltato a ripetizione” ha detto Clapton. Secondo la leggenda, confermata dalle immagini e dall’audio restaurati grazie ad una tecnologia innovativa da Peter Jackson nel documentario Get Back, quando George Harrison decide di lasciare i Beatles durante le session di Let It Be per i contrasti creativi con John Lennon e Paul McCartney, John dice la famosa frase: “Se non torna entro lunedì o martedì chiamiamo Eric”. Nel documentario di Martin Scorsese George Harrison: Living n a Material World, Eric Clapton ha detto: “Sì, è successo. I pro e i contro di far parte di una band così importante erano estremi e giganteschi. C’erano momenti in cui erano la famiglia più unita che avessi mai visto, altri in cui tra loro c’era una cattiveria senza precedenti”. Anche per questo, forse, quando John Lennon gli offre di entrare nella Plastic Ono Band nel 1971, Eric Clapton risponde di no e continua la sua carriera misterioso e solitario come sempre.

Fonte : Virgin Radio