Noplagio lancia in Italia il primo tool che misura la percentuale di AI in un testo

L’uso crescente dei tool AI da parte degli utenti di tutte le età continua a preoccupare gli esperti di sicurezza e non solo. Di recente, infatti, anche i docenti delle scuole medie e superiori hanno lanciato un allarme riguardo l’uso smodato dell’intelligenza artificiale, con strumenti come ChatGpt e altri chatbot, da parte dei propri studenti, soprattutto per quanto riguarda la redazione di elaborati e progetti. Una questione spinosa, che Noplagio.it, piattaforma nota per la prevenzione del plagio, ha cercato di risolvere a suo modo. Di recente, infatti, ha annunciato il lancio del primo tool in lingua italiana in grado di identificare se un testo è stato generato dall’AI o scritto da un essere umano, con un’affidabilità vicina al 100%.

Nell’era della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, riconoscere il testo generato algoritmicamente – ha dichiarato Chorst Klaus, uno dei fondatori della startup Noplagio.it – è una competenza sempre più importante per chiunque cerchi di diventare un consumatore informato di contenuti. Inoltre, è una sfida estremamente rilevante nelle istituzioni educative, quando sempre più studenti scelgono l’aiuto sleale degli strumenti IA per creare elaborati scritti”.

Ma come funziona davvero il nuovo rivelatore di intelligenza artificiale? “Progettato come misura preventiva”, questo strumento utilizza diversi indicatori che valutano la probabile origine del testo con un’accuratezza che può raggiungere fino al 99,7%. Insomma, la startup di Chorst Klaus sembra aver trovato la soluzione a uno dei più grandi dilemmi del momento: la diffusione di contenuti generati dall’AI che alimentano la disinformazione, o che rischiano di mettere a rischio il sistema educativo italiano – e non solo. Ora resta solo da vedere quali saranno le conseguenze dell’uso di questo strumento per chiunque faccia ampio uso di ChatGpt e colleghi.

Fonte : Wired