L’Europa investe quasi 600 milioni di euro per l’energia, ma l’Italia (per ora) resta esclusa

Un’Europa più connessa a livello energetico e votata alla sostenibilità. La Commissione Europea ha stanziato oggi 25 gennaio 594 milioni di euro per 8 progetti transfrontalieri di interesse comune su infrastrutture energetiche “che contribuiscono alla decarbonizzazione e alla sicurezza degli approvvigionamenti”. Lo ha fatto attraverso il Meccanismo europeo di interconnessione (Mie). “Questo investimento fa parte dei più ampi sforzi dell’Ue per de-carbonizzare il sistema energetico e raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra stabiliti nel Green Deal per l’Europa”, si legge in una nota dell’esecutivo comunitario. A sfruttare gli incentivi saranno Paesi come Francia, Polonia, Germania e Danimarca, mentre l’Italia risulta esclusa dagli investimenti stanziati da Bruxelles, almeno in questo round. 

I progetti finanziati

I fondi sono stati stanziati per una serie di progetti sull’anidride carbonica. Il progetto che riceve maggiori investimenti, pari a 189 milioni di euro, è D’Artagnan. Il nome che celebra il protagonista dei Tre Moschettieri si riferisce ad una piattaforma per l’esportazione di Co2 nel porto di Dunkerque in Francia. Ai Paesi Bassi vanno invece 157 milioni di euro per l’infrastruttura nel porto di Rotterdam “che comprende un terminale di importazione e 200 km di linea sottomarina”. Cifra ben più bassa spetta invece alla Polonia, che riceverà 2,54 milioni di euro per l’Interconnettore Ccs dell’Ue, un progetto di infrastruttura di Co2 a Danzica. Riceverà un finanziamento anche l’iniziativa Northern Lights, un progetto transfrontaliero della Norvegia che collega iniziative di cattura della Co2 in diversi Stati membri dell’Ue (131 milioni di euro). 
Un finanziamento da 100 milioni di euro sarà concesso al progetto di rete intelligente Gabreta che connetterà la Repubblica Ceca e la Germania, mentre il progetto di rafforzamento dell’interconnessione elettrica tra Lonny in Francia e Gramme in Belgio ha ottenuto un finanziamento per studi del valore di 1,22 milioni di euro. Infine 12,77 milioni di euro sono stati concessi all’impianto di stoccaggio di gas naturale di Depomures (Romania) “per aumentarne la capacità operativa e contribuire così alla sicurezza dell’approvvigionamento della regione”, precisa il comunicato. 

I progetti per cui l’Italia ha fatto richiesta di fondi

“Questi progetti sosterranno lo sviluppo di una catena del valore europea del carbonio, mentre la Commissione lavora a una nuova strategia industriale di gestione del carbonio per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici”, ha spiegato l’esecutivo dell’Ue. A novembre scorso  Bruxelles aveva adottato un elenco di 166 progetti di infrastrutture energetiche reputati fondamentali per aiutare l’Unione europea a raggiungere i suoi obiettivi in materia di indipendenza energetica e clima. Questi progetti potranno beneficiare di procedure di autorizzazione semplificate e potranno richiedere sovvenzioni europee, che possono arrivare fino a 750 milioni di euro per progetto. L’Italia figura nei seguenti progetti inseriti nella lista stilata dall’esecutivo Ue: Interconnessione fra Italia continentale-Corsica (FR) e Sardegna; il progetto Callisto, che prevede lo sviluppo di hub multimodali nel Mediterraneo che stoccano le emissioni di Co2 provenienti da Francia e Italia; la connessione di Malta alla rete europea del gas tramite il gasdotto di interconnessione con l’Italia situato a Gela. L’attesa maggiore è per il finanziamento del corridoio dell’idrogeno Italia-Austria-Germania, che dal Nord Africa dovrebbe raggiungere i territori teutonici in un tubo lungo 3.330 chilometri. L’Ue presume che questo progetto potrebbe garantire il 20% dell’idrogeno di cui l’Europa ha bisogno da qui al 2030.

Fonte : Today