La Tesla economica arriverà nel 2025 (salvo ritardi)

Arrivano da fonti affidabili le anticipazioni su un possibile nuovo modello di Tesla economica che dovrebbe apparire come un crossover compatto e che potrebbe debuttare già a metà anno prossimo, nel 2025. L’analisi del rumors può essere spezzata in due parti. Sull’esistenza di un progetto di produzione di massa di una vettura elettrica a basso costo si parla da anni e quindi è credibile che Tesla voglia accelerare i tempi e anticipare la concorrenza con una proposta tecnologicamente avanzata e abbordabile. Sull’uscita in tempi così stretti si può essere più pessimisti, dato che una delle costanti di Tesla è proprio quella dei ritardi rispetto ai calendari previsti.

Il nome in codice del nuovo progetto di Tesla è Redwood, ma c’è già chi immagina un suggestivo nome finale di Model 2: secondo quanto anticipato da Reuters, il colosso di proprietà di Elon Musk sarebbe al lavoro su un crossover che andrà in produzione di massa già l’anno prossimo, puntando al gradino più basso di costo e prestazioni del catalogo. Sulla biografia autorizzata di Musk scritta da Walter Isaacson, si rivela come i piani di Tesla siano quelli di arrivare alla fine del decennio in corso con una produzione di 20 milioni di veicoli all’anno e per raggiungere l’ingente cifra tonda è pressoché inevitabile introdurre una linea a basso costo. La misteriosa Redwood potrebbe coincidere proprio con la tanto attesa Tesla economica da 25mila dollari vociferata da tempo, che dovrebbe peraltro proporre linee più squadrate e meno morbide, quindi più vicine al Cybertruck rispetto a una Model 3.

Secondo le fonti riportate da Reuters, la produzione dovrebbe iniziare a giugno 2025, ma tutti i modelli presentati finora hanno subito ritardi anche importanti e quindi l’anno prossimo potrebbe essere quello buono per la presentazione più che per la reale uscita sui mercati. Nel frattempo, Tesla ha ritoccato verso il basso i listini di Model Y in Italia, facendo rientrare al pelo la versione base negli incentivi dell’Ecobonus.

Fonte : Wired