Prof rimprovera una studentessa, lei lo aggredisce con un cellulare davanti a tutta la classe

Un docente di un istituto economico-sociale di Grosseto sarebbe stato aggredito da una studentessa 14enne dopo averla rimproverata per essersi allontanata dall’aula senza permesso. L’insegnante è stato ferito al labbro con un cellulare.

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Prima il diverbio con una studentessa, poi il colpo in pieno volto. La vittima dell’aggressione in classe è un docente del liceo economico-sociale di Grosseto, picchiato davanti a tutta la classe da una studentessa che era stata ripresa. A raccontare la vicenda è il Cobas Scuola Grosseto con un post su Facebook. L’episodio si sarebbe verificato nella mattinata di lunedì in una sezione di un liceo di Grosseto.

Il docente aveva redarguito una studentessa che si era allontanata dalla classe senza chiedere il permesso. Il professore si era sentito rivolgere risposte piccate dalla ragazza e quando si è avvicinato, avrebbe ricevuto un colpo in pieno viso sferrato con un cellulare. L’insegnante è rimasto ferito e secondo il sindacato, sono ancora in corso le verifiche per capire se quello della ragazza fosse un gesto volontario o un colpo dato per sbaglio nel tentativo di allontanare da sé il professore.

Le ferite rimediate al labbro sarebbero state giudicabili guarite in un paio di giorni. La madre della ragazzina, contattata dalla scuola, avrebbe subito chiesto scusa al docente aggredito e ora toccherà al consiglio di classe decidere quali provvedimenti adottare nei confronti della studentessa 14enne. 

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“Anche la Maremma – scrivono i Cobas sulla loro pagina Facebook – contribuisce con questo episodio al quadro desolante, oltre che preoccupante, emerso dal sondaggio effettuato lo scorso anno dal portale Skuola.net su 1.800 alunni delle superiori. Il quadro tracciato è preoccupante: lungo il percorso di studente, un intervistato su 3 ha assistito a scontri tra compagni di classe e docenti, sia verbali che fisici con lanci di oggetti e aggressioni”.

“Il punto chiave sta nell’immiserimento materiale e culturale della scuola e nella conseguente delegittimazione della funzione dei docenti – continuano i Cobas -, Una scuola cialtrona in cui i docenti devono limitarsi a infarinare di generiche competenze gli studenti destinati a un precariato lavorativo cronico”.

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Fonte : Fanpage