Insegnante trovata morta in casa: lividi su viso e braccia, procura di Genova dispone autopsia

Isabella Pesce, 66enne di origini francesi, ora in pensione, soffriva di più patologie: il pm di turno sequestra l’abitazione e dispone autopsia. Aperto un fascicolo contro ignoti.

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Foto d’archivio

Sarà l’autopsia a chiarire com’è morta Isabella Pesce, una docente universitaria di 66 anni, ora in pensione, trovata senza vita nella sua abitazione di via Goito a Genova. Sul corpo della donna, di origine francese, che insegnava sia in Liguria sia in Francia, sono state trovati alcuni lividi sul viso e sulle braccia. Pare che soffrisse di diverse patologie.

A lanciare l’allarme erano stati stati l’ex marito e la sorella che non sentivano la donna dal giorno prima. Per Isabella Pesce era già troppo tardi. La casa della 66enne era in disordine, anche se apparentemente non c’erano tracce di scasso o della presenza di altre persone. Quando è stato rinvenuto il cadavere il 118 ha avvisato la polizia.

Sul posto sono prima giunti gli agenti delle volanti, e poi gli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile, gli esperti della sezione scientifica e il medico legale di turno Francesca Fossati, che ha svolto un primo sopralluogo sul corpo della vittima e nell’appartamento.

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Il pm di turno Maresca ha disposto il sequestro dell’abitazione e l’autopsia sul cadavere della 66enne. L’ipotesi più accreditata resta quella di un malore, ma la procura ha disposto l’esame autoptico per fugare ogni dubbio.

Molto conosciuta e stimata negli ambienti universitari, la notizia della morte della donna ha suscitato grande cordoglio fra amici e colleghi. Isabella Pesce insegnava ‘Langue, Culture et Institution Des Pays Francophones’ all’Università di Genova.

La procura di Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti.

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Fonte : Fanpage