Threads, scrivere all’algoritmo non serve a niente

Qualche settimana fa Amanda McCellon, una dipendente pubblica dell’area metropolitana di Oklahoma City, negli Stati Uniti, ha deciso di rivolgere una preghiera all’algoritmo. Il suo post su Threads – il nuovo clone di X/Twitter lanciato da Meta e disponibile da qualche giorno anche in Italia – esordiva con un eloquente: Caro algoritmo. Nel suo messaggio, McCellon chiedeva al social network di metterla in collegamento con argomenti e persone affini, come i membri della comunità Lgbtqia, professionisti che si occupano di politica locale, proprietarie di cani, fan dei film horror, appassionati di The Office e “persone che sono sbocciate tardi nella vita“.

McCellon si era iscritta a Threads quest’estate, quando la piattaforma era stata lanciata negli Stati Uniti come estensione di Instagram. La sua speranza era che il nuovo social potesse rivelarsi uno strumento utile per creare nuove comunità, oltre che una soluzione a tutti i problemi emersi negli ultimi tempi su X. Nel giro di pochissimo, però, ha scoperto che trovare le persone su Threads è complicato. Da qui l’appello all’algoritmo.

Quello di McCellon non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, su Threads è apparso un numero incalcolabile di post in cui gli utenti si rivolgono all’algoritmo della piattaforma per trovare persone con interessi simili ai loro. In alcuni casi si tratta di messaggi gradevoli, un tentativo di sperimentare un nuovo social network che deve ancora trovare il suo ritmo. Ma i post possono essere anche molto specifici. Un’analisi di Wired US che ha preso in esame una ventina abbondante di post di questo tipo ha scoperto che gli utenti di Threads sono alla ricerca di “professionisti nel campo dell’Ux”, “amanti della buona cucina”, “altre persone celiache”, “protagoniste femminili forti”, “attivisti per la disabilità”, “persone che si impegnano per il bene comune” e “un incontro con Tim Burton”.

L’unico problema è che questi post non funzionano.

Meta ha confermato a Wired US che condividere su Threads un appello all’algoritmo non ha nessun effetto sui post che gli utenti visualizzano. La portavoce del colosso Seine Kim spiega che il feed Per te dell’app viene personalizzato per ogni utente in base a una serie di parametri, come gli account e i post con cui si interagisce. Queste interazioni si estendono sia a Threads che a Instagram, dal momento che la nuova piattaforma è un’estensione dell’Api del servizio di condivisione delle foto di Meta.

Fonte : Wired