Netflix, Don’t look up accusato di plagio: ad Adam McK chiesti 5 milioni

Dopo la clamorosa cancellazione di Average Height, il film di serial killer con Robert Pattinson e Robert Downey Jr, torniamo a parlare della collaborazione tra Netflix e il regista Adam McKay, in queste ore finita nell’occhio del ciclone per via di un’accusa di plagio.

Lo scrittore William Collier infatti afferma che nel 2007 ha inviato a sua figlia, che lavorava presso la divisione Mosaic Media della Jimmy Miller Entertainment, un’e-mail con il testo del romanzo “La cometa di Stanley”, affinché la società lo prendesse in considerazione per una pubblicazione. Collier sostiene che il suo romanzo aveva numerosi temi e punti di trama in comune con Don’t Look Up, la cui sceneggiatura secondo quanto reso noto in passato sarebbe stata scritta da McKay nel 2019. Il punto di contatto è che la Jimmy Miller Entertainment lavorava con Adam McKay all’epoca dei fatti e collaborò con lui per il film Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno.

La causa è stata depositata mercoledì presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti, distretto centrale della California. Collier viene nominato come accusa, mentre McKay, la sua società di produzione Hyperobject Industries e Netflix sono imputati. “La trama delle due opere è praticamente identica“, sostiene la causa. “Scienziati di basso livello scoprono che una grande cometa è diretta verso la Terra e che distruggerà il pianeta spazzando via tutta l’umanità nel giro di qualche settimana, e per trasmettere questo messaggio al pubblico iniziano a partecipare ad un talk show mattutino che però ridicolizza le loro idee per fare spettacolo, spingendo l’opinione pubblica e la politica a minimizzare la cosa. Alla fine, quando la cometa diventa visibile ai cittadini del pianeta Terra, tutti scoprono che gli scienziati avevano ragione e scoppia il caos”. Nel 2013, tra l’altro, Collier ha autopubblicato in maniera indipendente la storia di “La cometa di Stanley” nel romanzo. “In Extremis, Two Novels”: l’autore ha chiesto un risarcimento di 5 milioni di dollari.

Ricordiamo che, dopo aver interrotto lo sviluppo del film con Robert Pattinson, Adam McKay lavorerà ad un nuovo film sul cambiamento climatico, che sarà prodotto e distribuito sempre da Netflix.

Fonte : Everyeye